Molti costruttori stanno pensando all’idrogeno per il futuro del mondo dei motori, ed ora c’è un progetto innovativo che arriva dall’Australia.
Quale sarà il motore del futuro? Al momento, non c’è affatto una risposta chiara, ma i dati attuali ci dicono che l’elettrico potrebbe non essere il futuro del settore. La quota di mercato delle BEV sta crollando dalle nostre parti, e molti costruttori iniziano ad investire sull’idrogeno. In Giappone, alcuni colossi delle due e delle quattro ruote, come Toyota, Yamaha, Honda, Kawasaki e molti altri hanno creato l’HySE, una sorta di unione volta allo sviluppo di tecnologie che sfruttano l’idrogeno.
Al momento, se l’elettrico è indietro, non si può certo dire che l’idrogeno sia messo meglio, dal momento che è una tecnologia ancor più costosa e con grossi limiti dal punto di vista delle infrastrutture. Nelle prossime righe, vi parleremo di una notevole innovazione che viene sviluppata in Australia, e che è già in funzione. Si tratta di una vera e propria conversione di motori già esistenti, che permette così di tagliare i costi di produzione e di ottimizzare le risorse a disposizione. Andiamo a scoprire i dettagli di questo progetto.
Idrogeno, ecco la soluzione che arriva dall’Australia
In Australia, presso la UNSW di Sydney, alcuni ricercatori sono riusciti a mettere assieme un qualcosa di storico. Si è riusciti infatti a convertire i motori diesel in ibridi che funzionano ad idrogeno e diesel allo stesso tempo. Gli scienziati sono riusciti, nello specifico, a ridurre le emissioni di CO2 di un’impressionante percentuale dell’85%, un netto tagli all’inquinamento. Il professor Shawn Kook è colui che ha guidato il progetto, con i ricercatori che hanno lavorato al tutto per ben 18 mesi di sviluppo, portando alla nascita di un sistema ibrido che permette ai motori diesel già esistenti di sfruttare una miscela composta per il 90% da idrogeno.
Dunque, è così divenuta possibile la conversione di motori diesel usati nei camion e nei macchinari elettrici del settore dei trasporti, ed il tutto è stato annunciato in un articolo pubblicato sul “International Journal of Hydrogen Energy“. I ricercatori sono riusciti a dimostrare che il loro sistema di iniezione di idrogeno riduce le emissioni di CO2 a soli 90 g/kWh, con un calo di ben l’85,9% rispetto alle emissioni di un motore a gasolio tradizionale. Si tratta di un passo in avanti clamoroso, di un risultato storico che apre nuovi orizzonti.