L’ENI è al centro delle polemiche dopo la terribile esplosione di Calenzano, che ha causato morti e feriti. Scopriamo di più sull’azienda.
Un vero e proprio disastro ha sconvolto l’Italia nella mattinata di lunedì 9 di dicembre, una giornata lavorativa che, sino a metà mattinata sembrava pienamente regolare. Poi, in quel di Calenzano, alle porte di Firenze, si è scatenato il finimondo, a seguito di un’esplosione in un deposito ENI che sin qui ha causato 4 morti, 26 feriti ed un disperso, ma la notizia è ancora in aggiornamento e la speranza è che il computo delle vittime non vada ad aggravarsi ulteriormente.
Alcuni testimoni che abitano nella zona o che transitavano da quelle parti hanno raccontato di un’esplosione simile ad una bomba, e che tutto ciò che ne è scaturito poco dopo assomigliava ad una vera e propria guerra. Non sono mancate le polemiche, visto che alcune carenze sul fronte della sicurezza erano già state annunciate qualche tempo fa, ma sono rimaste inascoltate. Nelle prossime righe, andremo a scoprire qualche dettaglio in più relativo all’ENI, un’azienda finita nell’occhio del ciclone, e sui fatti di questi giorni, com’è ovvio che sia, è già stata aperta un’inchiesta. Occorre far luce subito su ciò che è accaduto.
In origini, ENI era l’acronimo di Ente Nazionale Idrocarburi, ed oggi è un’azienda multinazionale che è stata creata dallo Stato italiano come Ente Pubblico Economico nel 1953, sotto la guida di Enrico Mattei. Lui ne fu presidente sino al 1962, e nel 1992, l’azienda è stata convertita in una società per azioni. Al giorno d’oggi, ha due sedi, una a Roma ed una a San Donato Milanese, ed è del gruppo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ne è l’azionista di controllo. Dunque, possiamo dire che c’è questo Ministero dietro alla società.
Per quanto concerne le persone chiavi, il presidente è Giuseppe Zafarana e l’amministratore delegato è Claudio Descalizi, ed ovviamente, opera nel settore dell’energia. Si occupa di prodotti come il petrolio, i lubrificanti, l’energia elettrica ed il gas naturale, ed ha un fatturato di 93,72 miliardi di euro in base agli ultimi dati disponibili, che risalgono al 2023, con un utile netto di 4,78 miliardi di euro. ENI vanta la bellezza di 33.142 impiegati in tutta Italia, un numero molto elevato, e la speranza è che, dopo quanto accaduto a Calenzano, la loro sicurezza venga garantita in maniera più rigorosa.
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