Sergio Marchionne aveva ricostruito la FIAT dalle fondamenta, grazie alla creazione di FCA. Oggi la situazione per il nostro automotive si è fatta nerissima.
Non era apprezzato per i suoi modi duri e per le politiche del lavoro rigide, ma Sergio Marchionne non avrebbe mai fatto gli errori che sono stati compiuti dall’attuale management di Stellantis e dal dimissionario Tavares. Il 25 di luglio del 2018 si spense il manager italo-canadese a causa di un male incurabile. Sergio Marchionne, un vero e proprio pioniere del car market, ha trasformato l’industria delle quattro ruote italiana.
Secondo molti il nativo di Chieti aveva osato troppo con la creazione di FCA, spostando il focus su una internazionalizzazione che, però, ha reso possibile l’accordo con PSA anni dopo e con conti non in rosso. Senza Marchionne, probabilmente, la FIAT avrebbe fatto una pessima fine. Il nativo di Chieti, però, non era un fautore dell’elettrico. Avrebbe faticato a trovare collocazione nell’industria 2.0 dove non si fa altro che puntare a nuove EV.
Marchionne ha avuto grandi meriti nel salvataggio della FIAT, anche se, in relazione a quegli anni, non mancarono le critiche per licenziamenti e decisione impopolari, ma oggi la situazione è, decisamente, peggiore. Marchionne ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nel ruolo di Presidente della Ferrari, riportandola ad essere competitiva anche in F1 ma purtroppo ha lasciato incompiuto il lavoro. Sotto la gestione dell’ex numero 1 della Rossa Raikkonen e Vettel tornarono a fare la voce grossa ma non colsero titoli.
Dopo aver salvato la FIAT, nel 2007 il manager creò la divisione FCA Italy. Stellantis ha deciso di far sparire questo emblema, andando a modificare del tutto i piani con la nascita di un nuovo sotto-gruppo. La holding multinazionale olandese ha scelto di fondare Stellantis Europe, un vero e proprio addio all’Italia con una visione più improntata al Vecchio Continente in generale che al nostro Paese.
L’obiettivo è quello di avvicinare i vari marchi al potere centrale di Stellantis, ricordando che, in Italia, ci sono ancora diversi produttori che ne fanno parte, ovvero Fiat, Abarth, Alfa Romeo, Maserati e Lancia. La sede di Stellantis Europe almeno resterà la stessa di FCA Italy in quel di Torino, in Corso Giovanni Agnelli 2000. La produzione mira sempre più a realtà come Polonia e Serbia. C’è stato già più uno scontro con il governo, ma oramai la internazionalizzazione è in atto e l’Italia è sempre più arretrata e attardata nella produzione di nuove auto.
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