Le tanto amate auto utilitarie, perfette per gli spostamenti nelle città, sono sempre meno sul mercato. Viaggio nei motivi della loro crisi.
Il mercato dell’auto è in grave affanno da qualche anno a questa parte, e si è trasformato per cercare di far fronte alle esigenze ed alle richieste dei clienti. Come avrete avuto modo di notare se vi è capitato di andare in cerca di un’auto nuova, ci sono sempre meno utilitarie a disposizione, come la FIAT Panda, la Kia Picanto e poche altre, e tutto ciò è frutto di quella trasformazione del settore automotive che vede i SUV nel ruolo di grandi protagonisti.
In sostanza, le utilitarie vengono sostituite, sempre più spesso, dai cosiddetti Urban SUV, che stanno conquistando i clienti. Il loro successo è dettato dal fatto che sono compatti, quindi, comodi anche da guidare e gestire nel traffico cittadino, ma anche ben più spaziosi delle utilitarie, in grado di farci viaggiare in maniera confortevole anche fuori dai centri urbani. Un esempio pratico del cambio di rotta dei costruttori è dato dalla FIAT Grande Panda, che con la versione citycar non ha nulla in comune, ed è SUV di Segmento B. Le cose, dunque, stanno cambiando, e le utilitarie del futuro saranno ben diverse.
Le utilitarie classiche, che solitamente vengono identificate come auto di Segmento A, stanno dunque sparendo, con i costruttori che hanno altre idee in mente per cercare di scacciare via la crisi ed il calo di vendite. Tuttavia, le utilitarie del futuro potrebbero essere quelle su cui sta puntando Stellantis, ovvero i quadricicli elettrici. Si tratta di quelle piccole auto come la FIAT Topolino o la Citroen Ami, vale a dire modelli utili solo e soltanto in città, che possono consentire ai proprietari di spostarsi quasi a costo zero, e che vengono a costare poche migliaia di euro.
Il concetto è del tutto differente rispetto alla Panda o alla Kia Picanto, dal momento che queste ultime sono auto con le quali, seppur in maniera non troppo spaziosa, si può viaggiare, visto che hanno delle potenze comunque sufficienti, mentre i quadricicli elettrici, che non superano i 45 km/h di velocità, sono utili solo in città. Stellantis potrebbe aver visto lungo nel puntare su questi veicoli, visto che la Ami ha ottenuto un eccezionale successo in tutta Europa. Per il resto, le vecchie utilitarie, pian piano, potrebbero sparire del tutto.
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