Gli alfisti rimarranno sorpresi di vedere le forme scoperte della mitica Alfa Romeo 33 ma purtroppo il prezzo di vendita è stellare.
Un esemplare unico, oggi verrebbe definito one-off, non ha una quotazione di mercato logica. Proprio per la sua unicità il proprietario si può permettere di chiedere qualsiasi cifra, senza doversi porre il problema di allinearsi a delle quotazioni di mercato. L’esemplare dell’Alfa Romeo 33 Cabrio non è un’opera ufficiale della casa di Arese, ma è nato dal lavoro di una carrozzeria esterna, fatto nel 1993, sulla base di una Permanent 4 della seconda serie.
L’Alfa 33 si ispirò nel nome alla iconica 33 Stradale e divenne nella gamma del Biscione la diretta discendente dell’Alfasud. Da quest’ultima ereditò il pianale, il motore boxer e alcuni dettagli meccanici e logistici, come la disposizione della pedaliera e la divisione della vasca servizi dal vano motore, che garantiva robustezza strutturale all’avantreno e grande stabilità.
Per l’epoca la 33 era una vettura molto raffinata sul piano costruttivo. Aveva una linea filante, grazie a carrozzeria più dinamica e in linea con lo stile spigoloso e squadrato, allo stesso tempo, di quei tempi. Venne realizzata dal 1983 al 1995 nello stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano d’Arco. Nei 12 anni di produzione ricevette alcuni restyling, sia tecnici che estetici, senza perdere il DNA del Biscione. Al momento della presentazione venne proposta in 2 versioni, la 1.3, spinta dal 4 cilindri di 1351 cm³ da 79 CV alimentato da un carburatore doppio corpo, identico a quello delle Alfasud 1.3 SC e la potente Quadrifoglio Oro 1.5 che divenne la motorizzazione di punta.
La versione Cabrio dell’Alfa Romeo 33
L’Alfa 33, disponibile solo in versione a 5 porte (berlina e wagon), fu un successo. Vennero commercializzati un milione di esemplari, il che ne fece, ai tempi, la seconda vettura più venduta in assoluto nella storia dell’Alfa Romeo dopo l’Alfasud. In un breve video pubblicato su Instagram sulla pagina roma_urraco possiamo ammirarne le alchimie estetiche. Nulla a che vedere con il più grande flop della storia del marchio milanese.
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Vernice verde, sedili sportivi Sparco, può raggiungere una cifra di vendita clamorosa. Il prezzo richiesto, pari a 100mila euro, sembra un po’ alto ma sul piano emozionale la 33 Cabrio smuove qualcosa dentro. Ai puristi piacerà con il tetto tagliato per un bel po’ di aria nei capelli. Il progetto è nato da una rara Permanent 4 a trazione integrale, spinta da un motore boxer da 1.7 litri, a 16 valvole, da 132 CV di potenza massima.