L’exit di Carlos Tavares dal Gruppo Stellantis ha ravvivato le ultime ore. Si è fatto da parte e potrà godersi un Natale piuttosto ricco.
Pochi manager al mondo possono vantare di essere stati pagati di più di Carlos Tavares nell’industria delle quattro ruote. Dal 1981 ha lavorato in Renault come ingegnere collaudatore dove iniziò la sua carriera fino al ruolo di Chief Operating Officer. Nel 2013, per divergenze interne, ha scelto di dimettersi e nel 2014 è amministratore delegato del Gruppo PSA ed in seguito alla fusione con FCA in Stellantis dal 2020 ne è stato l’amministratore delegato. Si è licenziato il primo dicembre 2024, raggiungendo cifre astronomiche.
Nel primo anno di creazione del Gruppo Stellantis, il 2021, Tavares guadagnò subito un compenso totale di 19,1 milioni di euro, tra lo stipendio base di 2 milioni, i bonus a breve termine e il pacchetto di opzioni legate ai risultati del gruppo. Il 2022 si è intascato altri 23,5 milioni, sempre suddivisi tra stipendio fisso di 2 milioni e le parti variabili del contratto. Lo scorso anno ha totalizzato ben 36,5 milioni di euro. Per un totale nel triennio di 79 milioni di euro.
Oltre allo stipendio base vanno aggiunti anche i 2 milioni di azioni Stellantis che fanno parte del portafoglio personale di Tavares. Dopo la flessione in borsa degli ultimi mesi il valore è pressappoco di 23 milioni. Sino a pochi mesi fa il valore era raddoppiato. Tavares ha visto la sua remunerazione composta per oltre il 92% da incentivi variabili nel 2024.
Lo stipendio base è sempre rimasto lo stesso ma si raggiungeranno cifre record. Il motivo? Tra il 2021 e il 2023 il colosso italo-francese ha prodotto utili operativi per 60 miliardi di euro, con ricavi che sono arrivati a sfiorare 190 miliardi. L’ebit margin è schizzato del 12% lo scorso anno, uno dei valori più elevati tra i big del car market. La crescita dei primi anni ha permesso al manager e dirigente d’azienda portoghese di arrivare a guadagnare cifre da capogiro.
Lo stipendio di Tavares è stato un problema
Solo nel corso del 2023 l’ingaggio del manager è costato all’azienda l’equivalente di 518 dipendenti. Nessuno nell’industria dell’Automotive ha guadagnato così tanto. Con il calo delle vendite la sua posizione è iniziata a vacillare. Nonostante si sia licenziato lo scorso primo dicembre, nella prossima primavera uscirà fuori quanto ha percepito nel 2024 il portoghese.
Cento milioni rappresenterebbero la somma degli incassi tra stipendio, bonus e stock option dei piani di incentivazione a lungo termine che ha portato a casa il manager portoghese dal 2021 al 2023, tre anni positivi per il major italo-francese, ma a quanto pare ancor di più per il nativo di Lisbona. Gli stipendi stellari hanno rappresentato un serio problema negli ultimi anni per i colossi dell’Automotive, forse la tendenza si invertirà dopo la fine del rapporto con Tavares.