Il gruppo Stellantis vive ore molto calde, ma deve comunque pensare al proprio mercato. Ecco l’auto che vuole sfidare la Dacia in futuro.
La rivoluzione interna al gruppo Stellantis è ufficialmente scattata nella giornata di domenica, quando è emersa una notizia che ha colto tutti di sorpresa. Il CEO Carlos Tavares ha presentato le proprie dimissioni, che sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione, presieduto dal presidente della holding multinazionale olandese, ovvero John Elkann. Il top manager portoghese, sin qui unico amministratore delegato del gruppo, in carica dalla sua fondazione del gennaio del 2021, ha così lasciato il proprio ruolo con oltre un anno di anticipo sulla scadenza del contratto, prevista per il 2026.
Inutile sottolineare che si tratti di un vero e proprio ribaltone per l’intero settore automotive, con il nuovo CEO che, secondo quanto comunicato da Stellantis stessa, sarà annunciato entro il primo semestre del 2025. Nel frattempo, un gruppo automobilistico di questa portata, già abbastanza in crisi, non può certo fermare i propri sviluppi in chiave futura, ed ha scelto di puntare su un nuovo marchio per produrre auto elettriche a basso costo. Andiamo a scoprire qual è il brand che vuole sfidare la Dacia e produrre BEV low-cost in chiave futura.
La Dacia è il punto di riferimento in chiave di auto economiche, ma ora potrebbe esserci una valida sfidante per l’elettrica Spring, che è disponibile a poco più di 17 mila euro ed è la BEV meno costosa sul mercato. Stellantis vuole lanciare in pompa magna la nuova Leapmotor T03, prodotta dal marchio cinese che proprio quest’anno è entrato a far parte della holding multinazionale olandese. Il suddetto modello è una citycar, ma presto sarà disponibile anche il SUV, anch’esso a batteria, noto come C10, svelato in occasione del Salone di Parigi dello scorso ottobre.
La T03 sarà il modello più economico, ed è una citycar ad emissioni zero che vuole stupire il mercato. Secondo quanto comunicato da Stellantis e dalla casa del paese del Dragone, avrà un prezzo d’attacco di appena 17.900 euro, di poco superiore a quello della Spring, e l’acquisizione di Leapmotor è stata una mossa strategica da parte della controllata di John Elkann, che intende sfruttare la grande esperienza sull’elettrico dei marchi cinesi. La sfida alle BEV economiche è iniziata, e la partita è tutta da giocare.
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