Mancano poche ore alle prove libere del GP di Abu Dhabi, dove si deciderà il titolo costruttori. La Red Bull accusa la McLaren, la Ferrari mastica amaro.
Il mondiale di F1 targato 2024, il più lungo della storia con le sue 24 gare e 6 Sprint Race, è finalmente vicino alla propria conclusione. La McLaren avrà il compito di difendere i 21 punti di vantaggio sulla Ferrari se vuole portare a casa il titolo costruttori, dopo aver dato la sensazione di fare di tutto per perderlo ad ogni costo, tra errori del team e dei piloti, nonostante la superiorità tecnica netta della MCL38. Dal canto suo, la Ferrari farà di tutto per provarci sino in fondo, e dalla Red Bull, come vedremo, sono emerse nuove critiche ad un aspetto tecnico che tanto ha fatto discutere del team di Andrea Stella.
Quella che andrà a concludersi in quel di Abu Dhabi è una stagione ricca di veleni e polemiche, soprattutto sul piano tecnico. Uno degli elementi più discussi è senz’altro l’ala posteriore montata dalla McLaren a Baku, ma sicuramente anche in quel di Spa-Francorchamps ed a Monza. Per chi non lo ricordasse, sulla MCL38 era presenta una sorta di mini-DRS, che rendeva la monoposto, tanto per farvela breve, ben più veloce sui rettilinei, una chiara infrazione del regolamento tecnico. Alla vigilia dell’ultima tappa, la questione è tornata di stretta attualità a seguito di alcune dichiarazioni.
F1, Pierre Waché accusa l’ala posteriore della McLaren
Pochi giorni dopo le polemiche che nacquero attorno all’ala posteriore della McLaren, la FIA decise di bandire questa soluzione a partire dal GP di Singapore, ma la vittoria conquistata da Oscar Piastri in Azerbaijan ai danni della Ferrari di Charles Leclerc non fu affatto contestata al team di Woking. In un’intervista riportata dal sito web “RacingNews365.com“, il direttore tecnico della Red Bull, Pierre Waché, ha attaccato questa soluzione, affermando che la McLaren è andata nettamente oltre le regole e le zone grigie in quell’occasione.
Ecco le sue parole: “Cosa penso dell’ala posteriore della McLaren di Baku? Beh, credo sia molto oltre una semplice zona grigia del regolamento e l’hanno usata per più gare, senza quella, a Baku non avrebbero vinto, ed anche il nostro mondiale costruttori sarebbe stato molto diverso. La zona grigia fa ovviamente parte del gioco, ma allo stesso tempo, ci sono dei limiti che non si possono superare. Guardate cosa è successo anni fa alla Ferrari, poi è vero anche ci sono altre squadre che hanno superato il limite nel corso di questa stagione“.