Michael Schumacher lotta per la sua vita da ormai quasi 11 anni, periodo di tempo nel quale non sono mancati atti gravissimi ai danni dei familiari.
Il 29 di dicembre del 2013, dal quale sono trascorsi ormai quasi 11 anni, è stata la data che ha cambiato per sempre la vita di Michael Schumacher, quella della caduta sugli sci sulle nevi di Meribel. Da quel momento in poi, è iniziato un calvario che ha portato il tedesco a subire diversi interventi chirurgici, per poi proseguire, nella massima privacy, la propria riabilitazione presso la sua casa, protetto dall’amore e dall’affetto della moglie Corinna Betsch e dei suoi familiari.
La consorte ha scelto di mantenere il riserbo sulle condizioni di salute di Schumacher, una decisione che l’ha esposta a diversi rischi, dal momento che, in diverse occasioni, sono arrivati ricatti e richieste di riscatti da gente ignobile, come nel caso di cui vi stiamo per parlare. Nel mese di giugno, alla famiglia del sette volte iridato era stata tentata un’estorsione, sulla quale l indagini sono ancora in corso. Il “Daily Mail” ha fatto emergere alcuni dettagli nel corso degli ultimi giorni, che fanno accapponare la pelle. Sono già state programmate quattro udienze tra gennaio e febbraio, con il pubblico ministero che ha chiesto 4 anni di carcere per i due malviventi. Ma andiamo a scoprire qualcosa in più sulla vicenda.
La famiglia di Michael Schumacher, vogliosa di garantire la privacy ed il massimo riserbo sulle condizioni del tedesco, aveva selezionato un personale di sicurezza atto a tenere lontani i soggetti più curiosi, ma è proprio un membro di questa squadra ad aver ordito l’estorsione di cui vi stiamo parlando. Si tratta di Markus Fritsche, una guardia del corpo scelta da Michael in persona nel 2012, ben prima dell’incidente di Meribel.
Per circa 8 anni, è stato uno dei pochi ad essere a conoscenza delle condizioni di salute del Kaiser di Kerpen, ma in seguito, la famiglia ha scelto di allontanarlo dal luogo di lavoro, per via di una revisione dei servizi di sicurezza. A quel punto, Fritsche ha scelto di ricattare Corinna Betsch ed i suoi familiari, chiedendo aiuto a Yilmaz Tozturkan e suo figlio, due esperti di informatica. Ed è così che i tre hanno messo insieme ben 1.500 foto e 200 video, oltre ad alcune cartelle cliniche del tedesco, in modo da operare un vero e proprio ricatto.
Nello specifico, la famiglia è stata minacciata, con i malviventi che hanno chiesto un riscatto di 14 milioni di euro, cifra ovviamente elevatissima. Nel caso in cui le richieste non fossero state accontentate, tutti i file sarebbero stati diffusi sul dark web. Per fortuna, a giugno sono scattati gli arresti che hanno sventato il piano criminale, e la speranza è che questi personaggi paghino per il loro piano.
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