C’è stata un’epoca meravigliosa dove i designer potevano, letteralmente, addentrarsi nello stile futuristico dei veicoli di domani.
La crisi economica attuale non era contemplata negli anni ’50. Ci si immaginava un futuro all’altezza di un mondo migliore, mentre oggi ci ritroviamo nel caos, tra proclami elettrici e una realtà che non ha più dato segnali incoraggianti all’industria 2.0.
Nel Michigan si facevano grandi progetti negli anni ’50. I designer della Ford crearono la X-1000, una concept car in stile jet. Svelata nel 1957 era equipaggiata di alette galleggianti, un tettuccio retrattile, strumenti e comandi del cambio a pulsante sul volante, una caratteristica presente su molte auto della nostra generazione. Aveva tre sedili disposti a triangolo, con il sedile del conducente girevole per un facile accesso.
Questo concept aveva il chiaro obiettivo di mostrare il futuro delle quattro ruote. Oggi tutti coloro che ci hanno lavorato, probabilmente, non sono più in vita, ma alcune idee erano state giuste. La vettura presentava una forte influenza dal mondo dell’aeronautica. Il design di questo prototipo s’ispirava ai jet supersonici. Oggi siamo abituati a fiancate aerodinamiche, ma per l’epoca erano elementi innovativi, così come le ruote carenate e le pinne posteriori che si possono ritrarre manualmente che sembrano quasi delle ali.
L’auto sembrava spaziale per l’epoca. La Casa americana era pronta a stupire il mondo con un modello in grado di ospitare un motore anteriore o posteriore, a seconda delle esigenze. Inoltre, quando venne svelato il concept X-1000 al Salone di Detroit e a quello di Chicago, la Ford ammise che avrebbe potuto condizionare la futura produzione. Di tutti gli accessori prodotti su questa Ford solo alcune manopole del cruscotto trovarono spazio nella gamma.
Diverse idee concepite per la X-1000 erano state ideate per una produzione di massa. Tra queste, il concept presentava un tetto retraibile per trasformare la vettura in una cabriolet e facilitare l’accesso a bordo. Lo scherma con il guidatore seduto davanti ai due sedili posteriori non è diventato popolare. La TV, un fonografo in miniatura e una barra orizzontale posizionata all’altezza del petto dei passeggeri per migliorare la sicurezza in caso d’incidente lasciarono a bocca aperta.
Ai tempi le cinture non erano ancora state concepite. Inventate dall’ingegnere svedese Nils Bohlin, progettista Volvo che nel 1959 ha ideato la vera cintura di sicurezza a V a tre punti, divennero obbligatorie negli anni ’70. La Ford ha fatto scuola con la X-1000, ma le auto di oggi sono molto diverse.
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