Brutte notizie ancora una volta per Stellantis, con il Gruppo che deve fare i conti ancora una volta con una batosta.
Nel mondo delle auto non si sta di certo vivendo il momento migliore e più sereno e lo sa molto bene anche il Gruppo Stellantis, con il colosso che deve fare i conti con la crisi odierna. Le vendite sono decisamente al di sotto delle aspettative, con l’elettrico che si sta rivelando un enorme problema per la maggior parte della aziende.
Il Gruppo, capitanato da John Elkann, aveva anche cercato in qualche modo di trovare degli accordi con il Governo italiano per poter avere degli aiuti per lo sviluppo dei motori elettrici, ma la risposta non è stata soddisfacente. Giorgia Meloni ha anche accusato pubblicamente il Gruppo di favorire in modo evidente gli stabilimenti francesi rispetto a quelli italiani.
A quanto pare però anche oltre le Alpi le cose non vanno di certo per il verso giusto per Stellantis, anche perché ci sono una serie di stop agli incentivi che fanno molto discutere. Uno dei nuovi marchi del Gruppo è la cinese Leapmotor, con questa azienda che in Francia non avrà il supporto economico per quella che è la sua citycar più attesa.
Niente incentivi per la Leapmotor: la Francia stronca Stellantis
Con la Lepamotor T03, il Gruppo Stellantis ha avuto modo ancora una volta di lanciare sul mercato un eccezionale modello adatto per la mobilità interna, con le sue dimensioni che sono molto contenute. Si tratta di una citycar con una lunghezza da 362 cm, una larghezza da 157 cm e un’altezza da 165 cm, con il peso che è di 1175 kg.
Il motore è del tutto elettrico, con questi che ha modo così di erogare un massimo di 95 cavalli, con il picco di velocità che è di 130 km/h. Nonostante sia elettrico, in Francia non sembra essere in grado di rientrare nel Bonus Ecologique stanziato dal Governo, con la lista dei marchi che possono sfruttare questo sconto che è stato aggiornato di recente e sulla Gazzetta ufficiale non vi è traccia di Leapmotor.
Con ogni probabilità la motivazione è legata ai dazi che devono pagare i marchi cinesi per importare le loro vetture. La Francia al momento non vuole mettersi contro le scelte dell’UE e lascia fuori la T03, che rimane comunque un’auto a portata di tutti con la sua spesa di soli 18.900 Euro. Nella lista però rientrano la FIAT Grande Panda e la Scudo, oltre che la Citroen Jumpy.