Guida autonoma, colpa del conducente o del produttore in caso di incidente? Bisogna tenere conto di queste leggi

Le auto a guida autonoma rappresentano una delle innovazioni più promettenti nel settore automobilistico, ma pongono questioni cruciali in ambito legale ed etico.

Guida autonoma, colpa del conducente o del produttore in caso di incidente? Bisogna tenere conto di queste leggi
Guida autonoma – Quattromania.it

Tra queste, la più urgente riguarda la responsabilità auto a guida autonoma in caso di incidente. Chi deve rispondere dei danni quando il conducente è un software? Questo articolo esplora le problematiche e le prospettive future legate a questa sfida.

Cosa sono le auto a guida autonoma?

Le auto a guida autonoma, note anche come veicoli autonomi, sfruttano tecnologie avanzate come sensori, telecamere, LiDAR e intelligenza artificiale per muoversi senza intervento umano.

La Society of Automotive Engineers (SAE) definisce sei livelli di autonomia, dal livello 0 (guida completamente manuale) al livello 5, in cui l’auto è totalmente autonoma e i passeggeri non hanno alcun controllo sul veicolo.

Ad oggi, la maggior parte dei veicoli sulle strade raggiunge al massimo il livello 2, dove i sistemi assistono il conducente, che rimane comunque responsabile della guida. Solo con l’introduzione di veicoli di livello 3 e oltre emerge la necessità di ridefinire la responsabilità in caso di sinistro.

La responsabilità nei diversi contesti internazionali

Il Regno Unito: produttori al centro della responsabilità

Il governo britannico ha proposto una legislazione che attribuirebbe la colpa degli incidenti alle aziende produttrici quando le auto operano in modalità autonoma. Secondo il progetto, i passeggeri non sarebbero considerati responsabili, poiché la guida sarebbe gestita completamente dal sistema del veicolo.

Questa scelta mira a:

  • Fornire chiarezza legale;
  • Incentivare l’adozione di auto a guida autonoma;
  • Favorire l’innovazione tecnologica nel Regno Unito.

Assicurazioni e startup tecnologiche hanno accolto favorevolmente la proposta. Tara Foley, di AXA, ha evidenziato che una definizione chiara della responsabilità è fondamentale per garantire una copertura assicurativa adeguata e aumentare la fiducia del pubblico verso questa tecnologia.

Italia: una realtà ancora distante

In Italia, l’uso delle auto a guida autonoma è limitato a test sperimentali sotto stretto controllo governativo. La normativa attuale riconosce solo la guida cooperativa, dove il conducente è sempre responsabile.

Questo contesto legislativo rallenta l’adozione di veicoli autonomi e complica la regolamentazione in caso di incidenti. Finché il livello massimo di automazione non supera il SAE 2, il guidatore rimane al centro della responsabilità.

Possibili scenari per la responsabilità legale

Con l’avanzare della tecnologia, l’attribuzione di colpa potrebbe passare dal conducente umano ad altri soggetti. Ecco le principali prospettive:

  1. Produttori: saranno responsabili di eventuali difetti tecnici o errori nei sistemi di guida autonoma.
  2. Fornitori: potranno essere coinvolti per omissioni o mancanza di informazioni rilevanti sulla sicurezza.
  3. Gestori del software: le aziende incaricate del funzionamento del sistema potrebbero essere ritenute colpevoli in caso di malfunzionamenti.
  4. Enti pubblici: la mancata manutenzione delle infrastrutture stradali potrebbe comportare responsabilità diretta da parte delle amministrazioni locali.
  5. Proprietari: chi possiede l’auto potrebbe rispondere per mancanza di manutenzione o aggiornamenti.

Anche fattori esterni, come condizioni meteorologiche estreme o interferenze GPS, potrebbero complicare l’assegnazione della colpa.

Le sfide etiche e giuridiche

L’introduzione delle auto a guida autonoma solleva anche dilemmi etici. Ad esempio, se un algoritmo deve scegliere tra evitare un ostacolo e mettere in pericolo un pedone, chi deve rispondere delle conseguenze?

Inoltre, l’identificazione del responsabile potrebbe richiedere un’analisi approfondita dei dati raccolti dai veicoli. Questo solleva questioni relative alla privacy e all’accesso alle informazioni.

Conclusioni: un futuro da scrivere

La responsabilità auto a guida autonoma è uno degli ostacoli principali alla diffusione di questa tecnologia. Sebbene paesi come il Regno Unito stiano lavorando per colmare il vuoto normativo, resta molto da fare per garantire una regolamentazione chiara e universale.

È fondamentale che i governi, le aziende e le assicurazioni collaborino per definire ruoli e responsabilità, affinché le auto a guida autonoma possano diventare una realtà sicura e accessibile per tutti.

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