La Ferrari ha già detto di no ad una tecnologia sulla quale in molti stanno lavorando, ribadendo che il DNA del Cavallino è diverso da tutti.
In casa Ferrari gli affari vanno a gonfie vele per quanto concerne il settore automotive, con il prodotto del Cavallino che non è mai stato forte come oggi. Il 2023 si era chiuso con oltre un miliardo di euro di utile netto, ed il 2024 potrebbe concludersi ancora meglio, a conferma di quanto le supercar di Maranello siano in cima alla lista dei desideri dei più ricchi del pianeta. Inoltre, in F1 è in corso la lotta con la McLaren per il mondiale costruttori, ed a Le Mans, nel mese di giugno, è maturata la seconda vittoria di fila nella celebre 24 ore.
Dunque, si tratta di un altro grande anno per il Cavallino, che ha svelato due nuovi bolidi come la 12Cilindri e la F80, dotate di un design eccezionale e di potenze fuori dal comune. Nel quarto trimestre del 2025 sarà il momento di svelare la prima Ferrari elettrica della storia, un momento che molti speravano non arrivasse mai, ma anche a Maranello ci si adegua al passare dei tempi. Tuttavia, c’è una tecnologia che le auto modenesi non andranno mai ad adottare, come già diverse volte sottolineato dai vertici dell’azienda.
Ferrari, i perché del no alla guida autonoma
Le auto di oggi sono più simili a dei computer piuttosto che a delle semplici vetture, con degli abitacoli che ricordano i cockpit degli aerei, e tante innovazioni in arrivo. La guida autonoma è potenzialmente una delle più rivoluzionarie, ma la Ferrari ha detto già di no. La casa che maggiormente ha lavorato su questo sistema è la Tesla, che da anni sulle proprie vetture mette a disposizione il Full Self-Driving, che permette di viaggiare come dei passeggeri anche se si è seduti al posto dei conducenti, ma a Maranello non vogliono saperne.
Diverse volte, l’ultima delle quali, nel maggio del 2023, il CEO Benedetto Vigna ha fatto sapere che la Ferrari non è interessata alla guida autonoma, che non rientra nel DNA della casa di Maranello. L’amministratore delegato aveva così dichiarato: “All’interno di un abitacolo ci sono quattro tipi diversi di software, uno per le prestazioni, uno per l’infotainment, uno per il comfort e poi c’è la guida autonoma. Posso dire fermamente che a noi la guida autonoma non interessa, siamo stati chiari su questo“.