Paolo Campinoti, boss del team Pramac, non le ha mandate a dire in merito alla scelta Ducati di preferire Marquez a Martin. Parole dure.
La stagione di MotoGP targata 2024 è stata entusiasmante, ed ha ancora una volta stata vissuta sul filo dell’equilibrio tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia, i dominatori di questo ultimo biennio. Alla fine, ad imporsi per soli 10 punti è stato lo spagnolo di casa Ducati Pramac, nonostante la vittoria di appena 3 GP contro gli 11 del rivale. Il rider iberico è stato più costante ed ha vinto di testa ed intelligenza tattica, aspetti sui quali si era dimostrato deficitario rispetto a Pecco lo scorso anno.
Nonostante le ultime due stagioni di altissimo livello, Martin non ha ottenuto la sella della Ducati ufficiale e salirà in sella all’Aprilia nel 2025, portandosi dunque il #1 sulla RS-GP. Già nei test di questi giorni che si sono svolti a Barcellona, il neo-campione del mondo ha avuto modo di provare la nuova moto della casa di Noale, ma il boss del team Pramac, Paolo Campinoti, è tornato sulla scelta di Borgo Panigale di preferirgli Marc Marquez in chiave 2025. Le sue parole faranno discutere i fan.
La Ducati schiererà dunque Marc Marquez e Pecco Bagnaia nel 2025, con Jorge Martin nuovo pilota factory in Aprilia, al fianco di Marco Bezzecchi. Con il passaggio del team Pramac alla Yamaha, il neo-campione del mondo non avrebbe avuto la possibilità di guidare una Ducati Desmosedici GP25, ed è così che ha accettato la sfida della casa di Noale. Nel corso di un’intervista concessa al “Corriere della Sera, Paolo Campinoti, boss della Pramac, non le ha mandate a dire alla Ducati, rea di non aver scelto lo spagnolo per il prossimo anno.
Ecco le sue parole: “In Ducati volevano il papa straniero, Martin poteva essere il Del Piero o il Totti della Ducati, un giovane destinato a diventare un campione, è un gran peccato“. Uno sfogo non da poco quello arrivato da parte di Campinoti, che ha sempre creduto enormemente nel talento di Martin, venendone ripagato con la vittoria del titolo mondiale piloti dopo quello a squadre dello scorso anno. L’impresa compiuta dal nativo di Madrid e dal team italiano è stata davvero notevole, ma nel 2025 sarà molto difficile vedere Jorge protagonista considerando la situazione dell’Aprilia sul fronte tecnico.
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