Saper guidare un’auto è un’arte. Riuscire a farla derapare è una maestria che può risultare piuttosto semplice con il metodo antico.
Il sogno di tutti gli appassionati di motori è quello di poter guidare al limite i propri bolidi. Premesso che vi sono dei corsi per imparare a spingere al massimo, in pista, vetture sportive insieme a pro drive, chi ha imparato da solo al volante di go kart ha già una marcia in più. Il consiglio, se siete alle prime armi, è quello di rivolgervi ad un professionista che vi accompagnerà nell’apprendimento, passo dopo passo, delle tecniche più complesse.
Guardando i piloti professionisti in pista avrete la sensazione che tutto sia facile. Per avere sotto controllo vetture potentissime i driver hanno impiegato anni e anni di allenamento. Basti vedere le regolazioni del volante dei campioni di Formula 1 o le manovre millimetriche dei piloti di Rally. La perfezione dei migliori piloti al mondo la si acquisisce, gradualmente, e soprattutto mai in strada. Per esercitarvi avrete bisogno di un tracciato o di un luogo chiuso dove non passano pedoni o altri veicoli.
Quando si spinge, veramente, una vettura al limite l’errore si nasconde ad ogni angolo. Basta una esitazione per commettere un disastro a bordo. Perfino i fenomeni del Motorsport commettono delle sciocchezze al volante, provando a strappare un tempo record in qualifica o azzardando una manovra di sorpasso eccessiva. Chi derapa ha sotto il sedere un’auto che è fatta per essere controllata al limite. Si tratta di vetture sportive che hanno motori potenti, un assetto ribassato e un grande agilità.
Derapare in sicurezza
La sbandata controllata è conosciuta con il termine “scandinavian flick” o “finnish flick” ed è usata sia per la guida su ghiaccio sia nelle competizioni rally. La denominazione deriva dal Paese d’origine. Gli scandinavi sono dei maestri alla guida, potendo esercitarsi con condizioni atmosferiche avverse. I primi a lanciarsi nelle derapate controllate erano dotati di Mini o Saab Serie 96.
Sul piano fisico, la derapata consiste in un trasferimento di carichi dal posteriore all’avantreno. Il conducente schiaccia il pedale del freno mentre la vettura sta affrontando la curva, determinando una quasi totale perdita di trazione da parte delle ruote posteriori che scivolano nella direzione opposta a quella in cui si muovono le ruote anteriori.
Il drifting nasce, invece, in Giappone come tecnica di guida sull’asfalto. Lo scivolamento delle ruote posteriori viene accentuato dal pilota che, volontariamente, effettua una leggera sovrasterzata. Le ruote al retrotreno perdono aderenza e trazione e slittano nel verso opposto a quello della traiettoria della curva. State attenti con il freno nel drifting perché potreste ritrovarvi ad effettuare una giravolta a 360° e finire contro un ostacolo.