I motori termici dominano ancora il mercato dell’auto, con Giorgia Meloni che crede fortemente in questa tecnologia. Ecco il suo parere.
Si fa un gran parlare di mobilità sostenibile e di quelle che potranno essere le soluzioni da adottare nel futuro del settore automotive, ma al momento, i motori termici sembrano essere ancora il punto di riferimento assoluto. Le vendite non sono a favore delle auto elettriche, sulle quali ha puntato l’Europa, come ci dice, tanto per fare un esempio, il misero 4% ottenuto dalle BEV in Italia, e che non ne vuole sapere di crescere.
Il Governo italiano, con Giorgia Meloni al vertice, non è mai stato un sostenitore delle auto ad emissioni zero, ed allo stesso modo la pensa anche il Ministro Matteo Salvini. L’Europa stessa, che ha scelto per il ban ai motori termici a partire dal 2035, sembra pronta a fare qualche passo indietro, aprendo magari ai biocarburanti. La Meloni non ha alcuna intenzione di mollare la presa e parla anche di nucleare, ma su quel fronte le cose sono più complesse, anche a livello di tempistiche.
Meloni, occorre puntare ancora sui motori termici
Nel corso della ben nota Cop29 che si è tenuta a Baku, in Azerbaijan, i leader politici si sono riuniti per la conferenza sul clima, e l’Italia ha ribadito la propria posizione in tal senso. Giorgia Meloni ha parlato del bisogno che c’è di sfruttare ogni tipo di energia, non solamente le rinnovabili, in modo da lasciare aperta la strada ai motori termici, ed anche al suddetto nucleare. Al momento, tutto è ancora aperto, con il Presidente del Consiglio che è molto determinata sull’argomento.
Ecco le parole della Meloni: “Dobbiamo usare tutte le energie a nostra disposizione, non solo le rinnovabili, ma anche i biocarburanti e la fusione nucleare. L’Italia è all’avanguardia sul fronte della fusione nucleare, nell’ambito della nostra presenza nel G7, abbiamo organizzato il primo incontro del World Fusion Energy Group, promosso dall’Agenzia Internazionale per l’Europa Atomica. Il nostro obiettivo è quello di rilanciare tale tecnologia, che può modificare le carte in tavola“.