Oggi vi parleremo di un brand italiano che ha fatto la storia delle due ruote, vale a dire la Cagiva. Andiamo a scoprire il motivo del suo nome.
Il nostro paese è patria di un numero molto elevato di costruttori al vertice dei settori automobilistici e motociclistici, veri e propri miti che tengono alto il nome del Made in Italy in ogni angolo del mondo. Nella giornata di oggi, vi parleremo di un costruttore che in pochi ricordano, dal momento che non produce più moto da anni, ma che ha una storia davvero affascinante. Stiamo parlando della Cagiva, fondata nel 1950 a Varese da Giovanni Castigioni, che scelse di crearla, in un primo momento, non per fini motociclistici, come accaduto anche alla Ducati.
Per chi non ne fosse al corrente, la Cagiva si occupava di produzione di minuteria metallica, diventando un produttore di moto solo dopo quasi tre decenni. Nel 1978, nello specifico, venne avviata la costruzione di modelli a due ruote, con una scuderia da corsa affidata a Marco Lucchinelli ed a Gianfranco Bonera, dopo che i fratelli Claudio e Gianfranco Castiglioni scelsero di rilevare la società AMF-Harley-Davidson, che era entrata in liquidazione. La casa di Varese ebbe una fase di grande crescita, con belle soddisfazione anche sui campi di gara, ma la cosa, purtroppo, non sarebbe durata troppo.
Lo sviluppo e la crescita del marchio Cagiva fu notevole nella prima parte, dal momento che, nella seconda metà degli anni Ottanta, vennero acquistate dalla casa di Varese case come la Moto Morini, la Ducati e la Husqvarna, diventando un gigante nel mondo delle due ruote. Tuttavia, negli anni Novanta la situazione si fece più difficile, e nel 1996 la Ducati fu. venduta, per poi cedere anche gli altri marchi alla BMW. Dunque, dalla fine del vecchio millennio partì la discesa economica della casa lombarda, che pian piano entrò in una grave crisi.
Infatti, per ben 70 milioni di euro entrò a far parte della Harley-Davidson nel 2008, per poi cessare del tutto la propria produzione pochi anni dopo. Avete capito bene, oggi la Cagiva non produce neanche una moto, ed è caduta nel dimenticatoio. Ma per quale motivo si chiama così? Il nome è da leggersi come CaGiVa, ovvero Castiglioni Giovanni Varese, con il fondatore che non aveva deciso di dare il suo cognome alla propria casa, ma fece questa unione di prime lettere.
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