L’astuzia è una delle armi di coloro che vogliono truffare il Codice della Strada, ed oggi vi parleremo della furbata della ZTL. Ecco i particolari.
La ZTL è l’ormai ben nota zona a traffico limitato, utilizzata per evitare che i centri urbani e storici possano essere congestionati dal traffico, e che sono presenti ormai in ogni città d’Italia, ed anche nei borghi e nei paesi più piccoli. Solitamente, in queste zone hanno possibilità di accedere solamente pochi autorizzati, magari coloro che abitano in quelle zone o fornitori di locali o alberghi, o i proprietari stessi di queste strutture. Oltre, ovviamente, alle forze dell’ordine.
Come ogni cosa al giorno d’oggi in ambito di mobilità, le ZTL sono molto utilizzate anche per cercare di diminuire l’inquinamento atmosferico, che nei centri urbani è ancor più elevato che in altre parti. Purtroppo, anche nelle zone a traffico limitato non mancano i furbetti che provano ad evitare le multe, ma molto spesso, le cose non vanno come previsto. Andiamo a scoprire i particolari di questa trovata potenzialmente geniale, ma che può risultare anche ampiamente rischiosa.
ZTL, ecco la truffa dell’alfabeto per evitare le sanzioni pecuniarie
Come riportato su “Repubblica“, gli agenti del Gruppo Pronto Intervento Traffico di Roma hanno fermato una donna di 69 anni, che usava il sistema dell’alfabeto, utile per eludere le telecamere e poter entrare in ZTL senza incappare nelle multe. Infatti, riusciva ad utilizzare una truffa che le permetteva di cambiare l’ultima cifra della propria targa, in modo da accedere senza però subire le sanzioni pecuniarie. La donna però è stata pizzicata venendo poi convocata negli uffici della Circonvallazione Ostiense, per poi denunciarla per truffa ed uso di falso in atto pubblico.
A quel punto, è iniziata una fase di controlli a tappeto, andando così ad intercettare anche in conducente di un con furgone di 57 anni, che accedeva in modo irregolare alla ZTL manomettendo la sua targa cambiando l’ultima lettera della targa, cambiandola dalla E alla F. In seguito, anche un 62enne è stato protagonista di una truffa, piazzando una busta di colore azzurro sulla targa, che essendo troppo evidente, ha permesso agli agenti di coglierlo in flagrante.