Carlos Sainz, date le performance della Williams, si sta già proiettando ad un passo successivo. Ecco cosa si è lascito sfuggire sull’alfiere della Red Bull Racing, Max Verstappen.
In Casa Ferrari si è prossimi all’addio di Carlos Sainz, dopo 4 anni piuttosto costanti ma che non hanno spinto Frederic Vasseur e il Presidente John Elkann a continuare il rapporto di lavoro. Il rinnovo tanto atteso dal madrileno non è arrivato, principalmente, perché Lewis Hamilton ha scelto di lasciare la Mercedes per concludere la sua epopea in Formula 1 vestito di rosso.
A quel punto il figlio d’arte del Matador non ha più avuto mezza chance di rimanere legato alla Scuderia modenese. Sebbene abbia dimostrato di essere una valida seconda guida, le sue ambizioni lo hanno spinto spesso a sbilanciarsi in dichiarazioni che gli sono tornate contro come un boomerang. Con un profilo più basso e un atteggiamento più umile sarebbe stato attenzionato per fare da spalla agli alfieri di punta dei top team.
Al contrario sia Mercedes che Red Bull Racing hanno preferito chiudergli una porta in faccia per evitare eventuali contrasti che sarebbero potuti nascere con Max Verstappen e George Russell. Se il team di Milton Keynes ha puntato sull’esperienza accomodante di Sergio Perez, rinnovandogli il contratto sino al termine del 2026, in Mercedes hanno preferito scommettere sul giovanissimo Kimi Antonelli per il dopo Hamilton. Per Sainz il passo indietro nel suo ex team non è stato possibile con la crescita di Piastri e di Norris, tuttavia avrebbe meritato di più del volante della Williams.
Dalla prossima stagione lo spagnolo si ritroverà a battagliare per qualche punticino la domenica. Addio alle lotte al vertice con Leclerc e company, per lui si aprirà un nuovo capitolo che potrebbe allontanarlo definitivamente dalle zone alte della classifica. In previsione futura il Matador vorrebbe lasciarsi uno spiraglio in Red Bull Racing. Ai tempi della Toro Rosso ha già affiancato Max Verstappen, ma Helmut Marko poi preferì scommettere tutte le fiches sull’olandese, aprendo la strada all’addio di Carlos, prima in direzione Renault e poi in McLaren e Ferrari.
In una intervista rilasciata ad Auto Motor und Sport Sainz ha confessato: “Se la mia relazione con Max è la ragione per cui non sono finito lì (in RBR, ndr)? Rispondo che non ci sarebbero stati problemi. Se la decisione dipendesse solo da questo, allora sarebbe semplicemente sbagliata. L’ho già ribadito, penso che mi troverei bene con Max. All’epoca avevamo 16 e 19 anni e da allora siamo maturati molto. Alla Toro Rosso ti mettono in una squadra e ti dicono ‘combatti l’uno contro l’altro, poi chi è il migliore va alla Red Bull’. Non si lavora insieme per il campionato, altrimenti il comportamento dei due piloti cambierebbe completamente. Lo si può vedere con Charles e Lando, i miei ultimi due compagni di squadra. Non ci sono mai stati problemi“.
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