Per dare una immagine progressista il marchio americano aveva deciso di puntare ad una gamma full electric. In Ford hanno preso una scelta epocale.
Chi lo ha detto che il futuro della mobilità sarà full electric? La politica, probabilmente, che governa da una posizione distante dalla strada, ma gli automobilisti di tutto il mondo si stanno opponendo in modo categorico alla diffusione delle EV. Fatta eccezione per la Norvegia e poche altre realtà molto ricche del Nord Europa, il car market elettrico si è dimostrato essere già un flop.
Il prezzo dell’energia sta continuando a salire, il costo di base dei veicoli è fuori dalla portata della fascia media e le colonnine di ricarica non sono sorte come funghi. Quasi tutti i più grandi gruppi che si erano lanciati con ottimismo sulla tecnologia elettrica stanno facendo dei passi indietro. In primis il Gruppo Volkswagen che, dopo gli scarsi risultati dei modelli ID, ha deciso di rallentare con il chiaro obiettivo di riprendere il primato mondiale di vendite con vetture in linea con la tradizione.
In America, salvo pochi Stati come la California, l’elettrico non ha fatto preso. “Stiamo producendo più auto di quante ne possiamo vendere”, ha sancito il management della Ford. Con questa comunicazione interna, riportata dal quotidiano Kölner Stadt-Anzeiger, la Casa del Michigan ha voluto porre l’accento sulle vendite piuttosto deludenti di questo anno, ma la stessa cosa, stando alla stessa fonte, potrebbe succedere anche nella prima parte del 2025.
Nel 2018 Ford aveva già ridotto il personale a Colonia, da 20mila a 13mila persone, proprio a causa della scarsa domanda di EV e nel tempo la situazione non è migliorata. Secondo i colleghi di Automotive News Europe, Ford ha investito 2 miliardi di dollari nello stabilimento di Colonia per produrre l’Explorer e la Capri sulla base della piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen. Successo assicurato? Nemmeno per sogno perché le batterie non hanno avuto un calo nei costi di produzione e per di più le EV perderebbero, velocemente, valore.
Jim Farley, CEO Ford, si è lasciato andare a dichiarazioni che stanno facendo discutere: “Stiamo uscendo dal settore delle auto noiose per entrare in quello dei veicoli iconici“. Di iconico in questo nuovo car market 2.0 la Casa americana ha prodotto poco o nulla. Di questo passo il brand dovrà rinunciare del tutto ai buoni propositi green per le nuove generazioni e concentrarsi su proposte “noiose” in linea con le esigenze degli automobilisti di quest’epoca.
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