Le vetture elettriche hanno trovato una certa ostilità tra gli automobilisti italiani ma, forse, si è vicini ad una svolta epocale.
Da sempre le auto hanno attirato per il loro rombo. Privare il sound ad un mezzo è un po’ come se si facesse il tentativo di vendere tutti i frutti della natura senza sapore e colorati di nero. Siamo certi che al mercato vi sarebbero pesanti cali nelle vendite. Per di più quando l’imposizione arriva dall’alto le conseguenze sono nefaste.
Le batterie agli ioni di litio sono risultate piuttosto deludenti, sia in termini di autonomia che di performance. Se le EV costassero quanto le auto termiche o meno, forse, avrebbero avuto un successo maggiore alle nostre latitudini, ma pagare di più per avere meno non è accettabile per i puristi. Inoltre, si è partiti dal presupposto che l’autoscarica di una batteria completamente carica sia dovuta alla diffusione degli atomi di litio dall’elettrolita al catodo della batteria. Dopo anni si è fatta una scoperta sulle batterie clamorosa.
Artıras Vailionis, uno dei principali uomini del gruppo di analisi dei raggi X e delle superfici presso la Stanford University e professore ospite presso la Kaunas University of Technology (KTU) in Lituania, ha fatto una scoperta che potrebbe cambiare le regole del gioco. Abbiamo “dimostrato che è la diffusione di protoni (ioni di idrogeno) a causare l’autoscarica di una batteria. Sulla base dei risultati di questo studio, è possibile proporre modi per estendere la durata della batteria riducendo l’autoscarica“.
Si è compreso il motivo del calo delle batterie agli ioni di litio e un team di scienziati si è messo all’opera per creare nuove strategie per combattere l’autoscarica, non solo nelle auto ma in qualsiasi dispositivo, anche negli smartphone. Vi sono due strade: l’aggiunta di additivi all’elettrolita che non contengano molecole di idrogeno, come CH2, o l’utilizzo di uno speciale rivestimento per ridurre la reazione della superficie del catodo con l’elettrolita.
Vailionis ha dichiarato che l’autoscarica riduce sia la durata di vita della batteria e, nel tempo, ne causa una diminuzione della tensione e della capacità. “La maggiore durata delle batterie agli ioni di litio significa che i consumatori devono cambiare le batterie o i dispositivi elettronici meno spesso. Inoltre, una maggiore durata delle batterie aiuta a ridurre la quantità di rifiuti elettronici e previene l’esaurimento delle risorse (litio, cobalto e nichel sono risorse finite), contribuendo così a pratiche più sostenibili“, ha spiegato Vailionis.
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