In un mondo dove si parla sempre di risparmi è emerso un dato sull’IA di ChatGPT che vi farà cambiare opinione sulla tecnologia del futuro.
Non si parla d’altro in rete ma in pochi conoscono i segreti che si nascondono dietro il chatbot di intelligenza artificiale generativa sviluppato da OpenAI e lanciato due anni fa. ChatGPT si basa sul modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) GPT-4o e può generare risposte conversazionali simili a quelle umane.
Si tratta di una intelligenza in costante via di perfezionamento perché permette agli utenti di perfezionare e indirizzare una conversazione verso una lunghezza, un formato, uno stile, un livello di dettaglio e un linguaggio desiderato. L’attenzione del mondo intero è ricaduta sull’IA per i pericoli relativi alla sostituzione dell’intelligenza umana o per gli usi diretti al plagio e alla disinformazione. Iowa, lì dove ChatGPT ha preso vita nasconde una amara verità sullo spreco delle risorse idriche in relazione all’utilizzo no stop dei data center di Microsoft che creano il chatbot di OpenAI.
Per il corretto funzionamento del sistema vengono usate grandi quantità di acqua prese da due fiumi vicino alla capitale dello Stato americano. A Iowa, in mezzo ai campi di granturco, Microsoft ha installato alcuni fra i suoi più grandi data center al mondo. In questi luoghi, un tempo naturali, il modello ChatGpt-4 lavora, costantemente, per migliorarsi. L’impatto che sta avendo sull’ambiente è devastante. I data center di Microsoft sono locati a West Des Moine, un “piccolo” centro di circa 70.000 abitanti.
Il primo data center è datato 2012. Si tratta di magazzini con immense file di computer che non devono mai spegnersi. Negli anni successivi sono stati creati altri quattro data center, mentre vi comunichiamo queste informazioni i tecnici sono già a lavoro per estendere le file di computer lungo il territorio. Situazioni anomale che stanno cambiando gli scenari iconici americani come la Route 66. Vi saranno opportunità di lavoro ma anche tanti problemi ambientali che potrebbero interessare i due fiumi che scorrono vicino alla capitale: il Raccoon e il Des Moine. Solo nel 2022, sia Google che Microsoft hanno registrato una crescita di consumo idrico, rispettivamente, del 20% e del 34%.
Secondo un recente studio dell’Università della California, per fare funzionare intelligenze artificiali come ChatGpt-3 occorrono circa 500 millilitri di acqua ogni 10-50 risposte fornite all’utente. Basterebbe che i 100 milioni di utenti settimanali di ChatGpt avviassero anche solo un prompt per arrivare a consumare da uno a cinque milioni di litri d’acqua. L’equivalente di due piscine olimpioniche consumate in una settimana. E per il modello successivo, i dati sono anche più alti. Secondo l’analisi, nel 2027, si dovrebbe arrivare a un consumo annuale fra i 4.2 e i 6.6 miliardi di metri cubi. Insomma, quattro volte il consumo di acqua della Danimarca e nessuno fa nulla per salvaguardare l’ambiente.
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