In casa Toyota non c’è mai stata una grande ammirazione per le auto elettriche, ed è così che sta nascendo un nuovo tipo di motore. I dettagli.
Il mercato dell’auto sta andando nella direzione dell’elettrico, almeno per quanto riguarda i progetti della gran parte dei costruttori, con la clientela che, per la maggioranza, non è d’accordo. Le BEV non ottengono buoni numeri sul fronte delle vendite, ed è così che alcuni brand stanno riconsiderando i motori termici, spinti magari da carburanti alternativi. La Toyota non ha mai nutrito una particolare simpatia verso le auto elettriche, come spesso ribadito anche dal presidente, Akio Toyota, uomo di una certa lungimiranza, giusto per usare un eufemismo.
La Toyota sta comunque sviluppando una gamma di auto elettriche, e non potrebbe essere altrimenti essendo il primo produttore di auto a livello globale, che deve riuscire così a coprire ogni campo. Tuttavia, la gran parte degli sforzi è sempre deputata allo sviluppo di motori termici ed ibridi, ed è così che è in arrivo un propulsore che potrebbe seriamente dare il colpo di grazia all’elettrico. Per la combustione interna c’è ancora speranza, e la casa giapponese lo ha dimostrato al meglio con questo progetto.
Secondo quanto riportato dal sito web “Eldiario24.com“, la Toyota starebbe sviluppando un motore termico che funzioni con carburanti derivati dal bioetanolo, un metodo più pulito di continuare a sfruttare la combustione interna. Inoltre, la casa del Sol Levante è proiettata a sviluppare rapidamente nuovi motori ad idrogeno, che considera una soluzione più sensata nel tentativo di raggiungere la neutralità sul fronte del settore automotive rispetto alle auto elettriche. Il nuovo carburante che verrebbe utilizzato su questo motore è generato da risorse rinnovabili, come la canna da zucchero ed il mais, garantendo comunque una grande efficienza ed una notevole affidabilità, almeno secondo le indiscrezioni delle ultime ore.
Inoltre, c’è anche un altro vantaggio non da poco rispetto all’elettrico, dal momento che non occorrerebbe lavorare su batterie agli ioni di litio, comunque molto inquinanti nella fase di produzione e di smaltimento. Ovviamente, si tratta di una tecnologia che avrà bisogno di anni per essere sviluppata e messa a punto, con la Toyota che prevede ancora che l’ibrido generato dalla parte elettrica sia la tecnologia che dominerà il futuro, ma è giusto aprire le porte anche a delle valide alternative. Di certo, i giapponesi vogliono apparire al top sotto ogni punto di vista in campo automobilistico.
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