Le auto elettriche sono invise alla clientela, ma i costruttori non possono far altro che investire su di esse. Ora c’è un nuovo marchio alla loro scoperta.
Quello delle auto elettriche è un settore che non vive di certo un periodo positivo, e che non riesce a fare quel salto in avanti necessario per competere alla pari con ibride e termiche. Al giorno d’oggi, la principale causa del loro insuccesso è nei costi di acquisto elevati, ed in Italia, proprio in questi giorni, è arrivata la definitiva mazzata. Il Governo ha fatto sapere che gli incentivi auto, in chiave 2025, sono stati del tutto soppressi, ed era quella l’unica speranza di salvezza per le BEV, che da noi non superare un misero 4% di quota mercato.
I costruttori stanno lavorando a nuove tecnologie sul fronte delle batterie, in modo da rendere molto meno costoso il processo di produzione, ma anche da aumentare la loro autonomia, accorciando i tempi di ricarica. Una soluzione è quella delle batterie allo stato solido, che anche la Toyota andrà ad introdurre nel 2026. Nel frattempo, un altro costruttore che arriva dal Giappone ha scelto di accettare la sfida delle auto elettriche, e l’obiettivo è quello di farlo con risultati di rilievo. Andiamo a scoprire i dettagli di questo nuovo progetto.
Dopo tanta attesa, anche la Honda sembra voler accettare la sfida delle auto elettriche, come confermato dall’ingegnere Toshihiro Mibe, che ricopre dal 2021 il ruolo di amministratore delegato. Al momento, la gamma BEV della casa del Sol Levante prevede la presenza di una sola elettrica, il SUV compatto e:Ny1, lungo 4,39 metri e che ha un’autonomia di 414 km. Al momento, ovviamente, è troppo poco per sperare di competere con le rivali, ed è per questo che è pronto un netto cambio di strategia, mettendo in campo una vasta serie di modelli ad emissioni zero.
Parlando con “Autocar“, Mibe ha detto: “Lavoriamo da tempo sulla tecnologia delle auto elettriche, ma abbiamo ritenuto che non fosse positivo aumentare il numero delle nostre vetture elettriche nella gamma quando il mercato non era redditizio, e non c’era neanche un’infrastruttura di ricarica. Ora è però arrivato il momento di fare il salto definitivo di qualità, dobbiamo investire nella nostra strategia per le elettriche. Abbiamo la giusta tecnologia e possiamo competere a livello globale con un gran numero di altri costruttori“.
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