Se state pensando di investire i vostri risparmi sull’acquisto di un’auto elettrica sappiate che vi sono brand che potrebbero non sopravvivere alla transizione.
Di punto in bianco, la politica europea, ha deciso che le auto con motori a scoppio avrebbero dovuto smettere di essere commercializzati. E’ stata fissata una dead line piuttosto vicina che già sta provocando effetti devastanti sull’industria dell’Automotive. Tra poco più di 10 anni in Europa dovrebbero essere vendute solo auto alla spina.
Questo epocale stravolgimento determinerà la crisi definitiva di marchi che non stanno vivendo una fase positiva. Partiamo dal Gruppo Stellantis che, al suo interno, ha diverso brand ancorati ancora al passato. I marchi americani del colosso italo-francese non sembrano proiettati al futuro ecologico. La Chrysler presenta un solo minivan ibrido e nient’altro nella gamma, avendo preso una posizione decisamente contraria all’elettrico. Dodge alla spina, difficilmente, farebbero gola ai puristi. Chi ama il rombo di una Charger, difficilmente, investirebbe nell’acquisto di una versione full electric.
Stesso discorso vale per i pick-up RAM. Il modello 1500 REV potrebbe risolvere i problemi di immagine anti-green del costruttore, ma con un prezzo stimato tra i 58.000 e gli 85.000 dollari, verrà comprato dal cliente medio di truck? I prezzi proibitivi dei veicoli elettrici è un altro tema caldo. In una fase di crisi economica appaiono oltraggiosi anche i prezzi delle utilitarie alla spina della FIAT. La Casa torinese ha stravolto il proprio listino, grazie all’aiuto dei cugini PSA ma per ora le EV si sono rivelate un mezzo flop.
Se Alfa Romeo si è rimessa in carreggiata con un allargamento dei SUV, la Maserati è sprofondata in una crisi profonda. Le novità elettriche sono ancora meno interessanti delle attuali proposte termiche non in linea con il DNA del Tridente. Non se la passano meglio i marchi del Gruppo Tata, Jaguar e Land Rover, che, in materia di elettrico non hanno lasciato il segno.
In Germania la situazione si è fatta critica per il Gruppo Volkswagen che dopo grandi proclami ecologici è stata costretta a correre ai ripari. Tra stabilimenti in chiusura e sindacati in rivolta, l’unica certezza è lo scarso appeal delle proposte elettriche di tutti i brand del portfolio del major di Wolfsburg, Porsche e Audi comprese. Stessa sorte per Mercedes che ha rimandato i buoni propositi sull’elettrico a data da destinarsi. Chi ha temporeggiato, come Toyota, ora si trova al top ma il futuro è una pagina bianca indecifrabile.
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