La NASA ha preso una decisione clamorosa che potrebbe cambiare l’impatto sull’ambiente delle energie che stanno rovinando il mondo.
Si parla tanto, forse troppo di elettrico senza un focus su quelle che possono essere le vere ragioni per le quali il nostra pianeta sta soffrendo. L’industria green delle quattro ruote potrebbe contribuire solo in parte al miglioramento dell’aria. Il clima sta cambiando ed è dovuto ad una serie di scelte sull’ambiente che hanno devastato un equilibrio naturale.
La NASA, acronimo di National Aeronautics and Space Administration è l’agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America. Nei suoi primi dieci anni di attività la NASA mise su nuovi centri per la ricerca e sviluppo e per la gestione delle attività aerospaziali: il Goddard Space Flight Center, il Manned Spacecraft Center, il Kennedy Space Center e l’Electronics Research Center.
Dopo essere andati sulla Luna, l’attività degli ingegneri della NASA si è focalizzata su altri obiettivi. E’ stato sviluppato un programma della stazione orbitale statunitense Skylab, con il lancio in svariate missioni di esplorazione del sistema solare con Sonde automatiche. Lo sfruttamento dello spazio orbitale terrestre con le navette Space Shuttle e la partecipazione alla costruzione della ISS (Stazione spaziale internazionale) hanno contribuito a prendere delle scelte epocali.
NASA, rivoluzione in atto
La NASA ha ancora la Luna nei suoi piani, soprattutto dopo la ridefinizione del concetto di energia. Il major americano vuole essere il bastone dell’autorità energetica e prendere le decisioni migliori per il pianeta. Con l’esigenza crescente di un ambiente più sano e pulito, la NASA ha l’obiettivo di passare dalle fonti di energia tradizionali a reattori nucleari più sicuri e sofisticati. Si tratterebbe di un bel passo in avanti per l’esplorazione spaziale, l’energia sostenibile e il nostro pianeta.
Gli Accordi Artemis sono stati fatti dalla NASA e dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e finora hanno aderito 36 paesi, tra cui India, Giappone, Regno Unito, Canada, Australia, Emirati Arabi Uniti e Corea del Sud. Per non dipendere dall’energia nucleare, l’obiettivo della NASA è quello di utilizzare l’energia nucleare come una risorsa rinnovabile per ridurne i rischi. Secondo Simon Middleburgh del Nuclear Futures Institute dell’Università di Bangor in Galles, “la verità è che il nucleare è l’unica opzione per alimentare una base lunare“. Alla NASA credono di poter trovare una soluzione alternativa sulla Luna, progettando reattori 2.0 ma solo con il tempo scopriremo se le novità avranno una reale fattibilità.