Vi abbiamo raccontato dei plagi cinesi verso le auto europee e americane ma mai avevamo visto una vettura cinese copiata, spudoratamente, da un altro costruttore del Paese del Dragone Rosso.
I copia e incolla in Cina stanno sfuggendo di mano ai designer. I tecnici, infatti, privi di idee valide non fanno che replicare in una versione ancor più low cost le linee delle altre vetture moderne. Con la proliferazione di tantissimi brand e la costruzione sulle stesse piattaforme, inevitabilmente, tutte le EV sono diventate sempre più simili tra loro.
E’ oramai diventata una questione di dettagli distinguere un’auto moderna dall’altra e questo non fa che rendere ancor più complicata la diffusione massiccia dei modelli alla spina. Oramai trasformate in smartphone su quattro ruote le vetture di questa generazione non hanno alcun fascino. Servono per passare da un punto A ad un punto B ma non rappresentano più uno status symbol. Arrivati ad una perdita di identità assoluta del mezzo, sembra quasi che in Cina tutto sia diventato lecito.
I tecnici cinesi non si fanno nemmeno più il problema di plagiare i propri marchi. L’EV del colosso della telefonia Xiaomi è stato copiato in una salsa più elementare da un competitor cinese. La SU7 della Xiaomi ha avuto un grande impatto in tutto il mondo. Per ora tutti quelli che hanno provato la berlina cinese ne sono rimasti piacevolmente colpiti, persino il CEO della Ford Jim Farley.
È la prima volta che un’auto cinese viene copiata dai cinesi. Sembra una barzelletta ma oramai è una vera e propria guerra e con la crescita di alcuni major come Geely, BYD e Xiaomi il punto di riferimento sta diventando interno. Secondo fonti locali il clone della SU7 si chiama Yunlei ed è realizzata dalla Shandong Yanlu New Energy. E’ già stata battezzata Redmi SU7. Redmi è il marchio economico di Xiaomi. Date una occhiata al video in basso del canale YouTube The Electric Explorer.
L’azienda, con sede nella provincia di Shandong, a circa quattro ore a sud di Pechino, ha ammesso: “La nostra azienda considera la ricerca e lo sviluppo indipendenti come un valore fondamentale e aderisce alla filosofia aziendale di tutela dell’ambiente“. Il problema è che questa ricerca passa attraverso i plagi. La zona anteriore e posteriore riprende quella della berlina Xiaomi, integrando i gruppi ottici della SU7. Se l’industria cinese continuerà a crescere ne avremo di copia e incolla, ma questa Yunlei ha aperto un nuovo scenario a dir poco assurdo.
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