C’è bisogno di una decisa svolta per favorire la diffusione delle auto elettriche. Questa novità potrebbe rivitalizzare un mercato in crisi.
Il boom, alle nostre latitudini, delle auto elettriche non c’è mai stato. Dopo un hype iniziale che ha coinvolto un ristretto numero di progressisti green con il portafoglio pesante si è subito verificato un effetto contrario. Piuttosto che essere motivati a passare ad una moderna EV e rinunciare alla tecnologia tradizionale dei motori termici, gli automobilisti italiani hanno deciso di sfruttare al massimo sino alla dead line del 2035 le proprie vecchie auto.
Questo ha portato ad una contrazione del mercato con vendite a ribasso delle nuove auto alla spina prodotte dai top brand. I motivi della crisi dell’elettrico, al di là dei costi e di un mancato piacere di guida accompagnato da un bel sound, sono rintracciabili in una carenza di colonnine di ricarica lungo il territorio. Sono poche in proporzione all’eventuale fabbisogno e i prezzi non sono bassi.
Se dieci anni fa un pieno di energia sembrava un affare ora non si registra più una grande convenienza a seguito dei rincalzi continui dei prezzi. L’Italia è tra i Paesi europei con il più alto costo dell’elettricità. Si stanno cercando delle soluzioni e, forse, si è arrivati a un punto di svolta. Il V2G consentirà di ridurre i costi energetici fino al 9%, limitando i picchi di consumo di elettricità grazie al fatto che le auto a emissioni zero potranno trasferire parte della loro energia alla rete. Inoltre, potrà alimentare dispositivi esterni.
Auto elettriche, la rivoluzione del V2G
L’istituto tedesco Fraunhofer ha condotto una analisi su richiesta di Trasporti e Ambiente. Secondo gli esperti, l’introduzione di veicoli dotati di ricarica bidirezionale potrebbe ridurre i costi annuali del sistema energetico dell’UE dell’8,6% entro il 2040. Il risparmio si tradurrebbe in 22,2 miliardi di euro. I colleghi di Insideevs hanno approfondito la questione, promuovendo dei dati incoraggianti.
“Immagazzinando l’energia rinnovabile in eccesso prodotta, che altrimenti andrebbe sprecata, la flotta europea di veicoli elettrici potrebbe contribuire a soddisfare il 9% del fabbisogno energetico annuale dell’UE entro il 2040“. Dal comunicato si evince che, considerate le ore di punta, le auto elettriche potrebbero fornire fino al 15-20% dell’energia necessaria. Le EV con tecnologia V2G potrebbero diventare come i sistemi di accumulo fissi, almeno nel periodo in cui sono parcheggiate all’esterno, davanti a casa o in ufficio. Vedremo se sul mercato arriveranno tante vetture alla spina dotate di ricarica bidirezionale.