Oggi vi parleremo di una delle ultime auto possedute da Enzo Ferrari, vale a dire una FIAT Ritmo che lui amava parecchio. Ecco i dettagli.
La figura di Enzo Ferrari è nella storia del nostro paese, e non solo per quanto riguarda il settore automobilistico. Creando la casa di Maranello, il Drake ha dato vita ad un mito che è l’orgoglio del Made in Italy in tutto il pianeta, un punto di riferimento amato e venerato in ogni angolo del mondo, e che ancora oggi ci fa sognare sia nel mondo del motorsport che in quello del prodotto, grazie alle fantastiche supercar che realizza.
Dalla morte di Enzo Ferrari, avvenuta all’età di 90 anni, il 14 di agosto del 1988, sono trascorsi ormai 38 anni, ma il suo ricordo è più vivo ed acceso che mai. L’imprenditore e fondatore modenese ha sempre avuto uno stretto legame con la FIAT, con la quale formalizzò un accordo alla fine degli anni Sessanta assieme a Gianni Agnelli, dopo che la partnership con la Ford andò in fumo poco prima. Nelle prossime righe, vi parleremo di una splendida auto della casa di Torino che fu di sua proprietà, un vero e proprio gioiello al quale era molto affezionato.
Nel corso del week-end passato, a Bologna è andata in scena l’edizione 2024 di Auto e Moto d’Epoca, dove i visitatori hanno potuto osservare dei gioielli a quattro e due ruote. In uno dei padiglioni, era presente il FIAT Ritmo Club Italia di Vigevano, che ha messo in mostra alcune vetture davvero spettacolari. Tra di esse, spicca la splendida FIAT Ritmo appartenuta proprio d Enzo Ferrari, che venne immatricolata per la prima volta il 22 di novembre del 1982 da FIAT Auto, con targa TOY48401. Il 9 di aprile del 1985 avvenne il passaggio di proprietà, e fu proprio il Drake ad acquistarla, con la cambia che fu modificata in MO647734, esattamente come in quella esposta a Bologna.
La Ritmo, su richiesta di Enzo Ferrari stesso, fu portata alle officine di Torino alla fine del 1985, presso le officine di casa Abarth, per una completa trasformazione. Il motore FIAT fu sostituito con un più potente 2.0 litri che derivava dalla Lancia Scorpion, elaborato ed a carburatori. Vennero cambiati anche i filtri dell’aria, i silenziatori, il cambio, i freni, la strumentazione e gli pneumatici. Fu poi riconsegnata al Drake il 18 di febbraio del 1986, e fu una delle ultime auto che riuscì a guidare. Un vero e proprio pezzo di storia.
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