E’ già caos incentivi in vista del prossimo anno. La decisione del Governo ha spiazzato gli automobilisti italiani in cerca di una possibilità per cambiare vettura.
Mai come in questo periodo gli italiani hanno bisogno di incentivi per balzare in una nuova auto. Gli Ecobonus consistono in una serie di promozioni statali destinate all’acquisto di auto elettriche, ibride e termiche, anche a metano o GPL. Non vale solo per le automobili ma anche per i motocicli e i ciclomotori elettrici e non elettrici la cui Classe di omologazione sia pari o superiore alla Euro 5.
Gli incentivi auto di quest’anno sono risultati proporzionali alla Classe di omologazione del veicolo da acquistare. L’importo dell’Ecobonus è stato aumentato in caso di rottamazione di un veicolo (Euro 5). Il bonus auto ha raggiunto l’importo massimo di 13.750€ per le EV, con ISEE entro i 30.000 €. L’Ecobonus ha consentito di installare sistemi bifuel (GPL o metano) su auto a benzina, offrendo agevolazioni fino a 400€ per il GPL e a 800€ per il metano, per mezzi omologati in Classi non inferiori alla Euro 4.
Gli incentivi statali Ecobonus auto 2024 sono quasi del tutto esauriti. Rimangono poche decine di milioni per l’acquisto solo di alcune tipologie di veicoli. La crisi che sta attanagliando il nostro Paese ha portato il Governo a prendere una decisione sorprendente. In base alle ultime voci di corridoio il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha scelto di effettuare pesanti tagli in vista del prossimo anno. La sforbiciata renderà improbabile ogni tipo di politica a sostegno degli acquisti di nuove EV, ibride e auto con motori termici a basso consumo.
Se le cose dovessero rimanere quelle attuali, nel 2025 non sarà disponibile nessun tipo di Ecobonus per l’acquisto di nuovi veicoli. A breve dovrebbe arrivare l’ufficialità e la notizia potrebbe determinare un crollo definitivo dell’industria 2.0 dell’Automotive. La dotazione originaria di 8,7 miliardi di euro è scesa negli anni fino agli attuali 5,8 miliardi di euro, da usare sino al 2030 per politiche di sostegno delle aziende del settore, oltre alla suddetta copertura degli Ecobonus.
Il Governo ora ha deciso di destinare 4,6 miliardi del fondo Automotive al finanziamento di spese militari e missioni internazionali di pace. Al settore delle quattro ruote resterebbe una cifra di circa 200 milioni l’anno, fino al 2030. Una somma ridicola rispetto a prima e che finirebbe nel giro di poche ore. L’Italia rischia, seriamente, di rimanere sempre più attardata rispetto ad altre Nazioni sviluppate e che pensano al futuro.
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