La Ferrari ha rinnovato ancora l’accordo strategico con la Shell, che dura dal 1996. Il Cavallino potrebbe puntare sugli e-fuel in chiave 2026.
Il mondiale di F1 è sbarcato ad Interlagos, dove si terrà il quartultimo appuntamento stagionale, ed anche la quinta Sprint Race dell’anno. La Ferrari vuole proseguire la rimonta sulla McLaren, dalla quale è ormai staccata solamente di 29 punti, e dopo aver scavalcato la Red Bull con il trionfo di Carlos Sainz a Città del Messico, l’obiettivo è ben chiaro, anche se Frederic Vasseur ha ribadito che il Cavallino non sta pensando alla classifica.
Di certo, la SF-24 è cresciuta tantissimo dopo l’estate, e questo non può che far ben sperare, indipendentemente da come finirà questa stagione, in vista del 2025. Nel frattempo, a Maranello si lavora anche in chiave 2026, anno in cui debutteranno i nuovi regolamenti, con power unit rivoluzionate rispetto ad oggi. La Ferrari ha appena rinnovato la sua partnership con la Shell, iniziata nel 1996, ed il fornitore di carburante potrebbe essere fondamentale anche in termini di prestazioni. Andiamo a vedere cosa c’è dietro al rinnovo anticipato.
Le power unit 2026 daranno molta più importanza alla parte elettrica, nonostante l’eliminazione della complessa MGU-H, fortemente voluta dall’Audi tra le condizioni per il suo ingresso in F1. Un’altra grande novità sarà l’adozione di carburanti bio al 100%, e questo è un campo in cui Aramco e Petronas hanno dei bei vantaggi, cosa che potrebbe avvantaggiare l’Aston Martin e la Mercedes. Questa è un’area di sviluppo che è fuori dal Budget Cup, e sulla quale i colossi petroliferi sono a lavoro da tempo. La Ferrari affronterà questa sfida assieme alla Shell, con cui ha rinnovato l’accordo con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza.
Secondo quanto riportato dal sito web “Motorsport.com“, anche Shell sarebbe pronta a lavorare sugli e-fuel in chiave 2026, mentre, inizialmente, aveva pensato ai bio-carburanti. Secondo le ultime indiscrezioni, starebbe scommettendo sull’e-fuel, vale a dire il prodotto di sintesi, in modo da lanciare una sfida importante ai competitor. Ciò che è certo è che, dopo anni di congelamento, le power unit torneranno ad avere un’importanza capitale nelle performance delle monoposto, con la Ferrari che avrà armi importanti per giocarsela. Prima però, c’è ancora un finale di stagione da concludere nella maniera migliore, in vista di un 2025 che sarà davvero all’insegna dell’alta tensione.
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