Sono anni difficili per il mercato dell’auto, in particolare per la produzione. Adesso arriva un nuovo allarme che riguarda la componentistica.
Il mondo delle quattro ruote vive, da anni ormai, un periodo di grave crisi, causato dall’aumento dei prezzi d’acquisto che ha fatto abbassare, per non dire precipitare, i volumi di vendita. I costruttori hanno provato ad ascoltare le esigenze dei clienti mediante sconti e promozioni, senza dimenticare gli incentivi statali che hanno risolto solo parte dei problemi. Rispetto al 2022, una crescita c’è stata, ma è ancora troppo poco per uscire dalla crisi, senza dimenticare l’ecatombe di auto elettriche, che proprio non riescono ad entusiasmare la clientela.
La gran parte dei marchi che aveva scommesso su di esse sta facendo un passo indietro, puntando maggiormente su termiche ed ibride, ma i problemi non sono finiti. Come abbiamo ormai imparato, vi è un vero e proprio allarme sul fronte della fornitura della componentistica, iniziata con la crisi dei microchip di qualche anno fa, e che prosegue ancora oggi. La conferma è arrivata dai dati forniti dalla Clepa, vale a dire l’associazione europea dei fornitori del settore automobilistico. Andiamo a snocciolare qualche numero.
Secondo i dati riportati dall’associazione sopracitata, dal 2020 ad oggi, in Europa, sono andati perduti ben 86.000 posti di lavoro legati al settore automotive. La Germania ha operato la bellezza del 60% dei tagli, con ben 52.000 licenziamenti, e la situazione della Volkswagen non farà altro che gonfiare ulteriormente questi numeri drammatici. La crisi di vendite, inoltre, ha causato anche un crollo del bisogno di componentistica, altro elemento che ha prodotto un’ondata di licenziamenti, e sembra molto difficile pensare che le cose possano sistemarsi in breve tempo.
Secondo la Clepa, solo nel primo semestre del 2024 sono stati annunciati altri 32.000 tagli, superando quanto accaduto sotto la pandemia. Nel 2020, infatti, i tagli annunciati furono 29.000. Il calo della domanda, ovviamente, fa sì che ci sia meno richiesta, aspetto che caratterizza ogni ambito del settore automotive, dalla componentistica sino ad arrivare alla vera e propria produzione. L’unica speranza di salvezza, anche se parliamo ancora di numeri troppo flebili vista la situazione generale, deriva dal fatto che ben 29.000 posti di lavoro, di cui 19.000 nella sola auto elettrica, si sono venuti a creare nel corso degli ultimi mesi, ma su tutta la filiera pesa e non poco la concorrenza asiatica, quella cinese in particolar modo.
La distanza di sicurezza è un concetto fondamentale per la sicurezza stradale. Questo spazio minimo…
Venne costruita in una catena di montaggio nel 1938 e fu portata in strada con…
Fabio Quartararo vorrebbe tornare a lottare con i migliori rider della MotoGP e ha parlato…
In casa FIAT si punta ad un futuro che possa regalare maggiori soddisfazioni dopo le…
Il settore dei trasporti sta attraversando una fase piuttosto caotica e ricca di novità. I…
Nel team Ducati è già tempo di analisi in vista di un 2025 dove Marc…