Auto ibride, spunta la batteria del futuro: con questa l’autonomia aumenta a dismisura

Le auto ibride stanno ottenendo degli ottimi risultati, ed oggi vi parliamo di una particolare batteria che vuole stupire il mondo. Ecco tutti i dettagli.

Se l’elettrico non entusiasma, non si può dire esattamente l’opposto delle auto ibride, che tutto sommato stanno ottenendo dei risultati incoraggianti. Va ovviamente per la maggiore la tecnologia del Mild Hybrid, che equipaggia le ibride più economiche, come la FIAT Panda che è nettamente l’auto più venduta in Italia. Le Full Hybrid, tutto sommato, si difendono e garantiscono importanti vantaggi sulla gestione dei consumi e delle emissioni.

Auto ibride, spunta la batteria del futuro: con questa l'autonomia aumenta a dismisura
Auto ibrida – Quattromania.it

Le auto ibride che, invece, fanno una certa fatica sono le Plug-In Hybrid, vale a dire le ibride ricaricabili, dotate di una presa per la corrente assieme a quella del carburante, e che possono viaggiare per lunghi tratti di strada con il solo motore elettrico in funzione. Esse sono le più complesse e costose tra le ibride, ed infatti, sono quelle che zoppicano maggiormente a livello di vendite. Tuttavia, per questi modelli è ora in arrivo una vera e propria rivoluzione, che potrebbe, di certo, cambiare il loro destino nel corso dei prossimi anni. Andiamo a scoprire i dettagli della novità.

Auto ibride, tutto sulla batteria Freevoy di CATL

L’autonomia in elettrico delle auto Plug-In Hybrid è, solitamente, di circa un centinaio di chilometri, ma presto le cose cambieranno. CATL ha infatti presentato la batteria Freevoy che promette sino a 400 km di autonomia in elettrico, rendendo, di fatto, le ibride ricaricabili quasi delle auto ad emissioni zero a tutti gli effetti. Questa batteria sarà utilizzabile sia della Plug-In Hybrid che dai range extender, con impatti notevoli sui consumi.

Batteria Freevoy tutti i particolari
Batteria Freevoy in mostra (CATL) – Quattromania.it

In soli 10 minuti di carica, inoltre, andrebbero a guadagnare circa 280 km di autonomia, un dato notevole in un arco temporale così limitato. C’è però una precisazione da fare, dal momento che questi numeri si basano sul ciclo cinese CLTC, che è molto più generoso rispetto all’europeo WLTP. Dunque, è probabile che l’autonomia in elettrico sia inferiore a 400 km, ma sta di fatto che l’incremento rispetto alle tecnologie attuali sarà notevole.

Ma come è stato possibile uno sviluppo di questo tipo? La batteria Freevoy sfrutta dei materiali migliorati, con un catodo che riceve un trattamento superficiale ed un liquido ad alta tensione, andando così a formare un sottile strato protettivo, che riduce le reazioni chimiche indesiderate. La batteria, di conseguenza, risulta essere più efficiente, potendo consentire al motore elettrico di percorrere molta più strada.

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