La crisi delle vetture con motori a metano si traduce in numeri impietosi. Analizziamo il trend del mercato con una visione generale sull’industria delle quattro ruote.
Auto elettrica si o no? Meglio rimanere fedeli al diesel e alla benzina? Lo scenario attuale dell’Automotive è, a dir poco, schizofrenico. Tra troppe scelte che contemplano il GPL, le ibride, l’idrogeno e le elettriche il mercato si è, completamente, paralizzato. C’è curiosità verso le EV, ma troppi casi anomali stanno facendo venire più di un dubbio ai puristi che non vogliono mollare il piacere di guida delle auto tradizionali. In questo scenario ad andare a picco c’è anche il metano, un tempo considerata una valida alternativa green.
Le auto a metano hanno vissuto il loro boom soprattutto in occasione della crisi del mercato automobilistico nel 2010-2015. Le proposte non sono mancate, ma a preoccupare è stata l’assenza di una crescita di colonnine di ricarica in città. Le auto a metano sono da sempre sinonimo di affidabilità e sicurezza alla guida, ma non di comodità. Le poche strutture di ricarica rimanenti sorgono per lo più fuori dai contesti urbani.
I veicoli a metano presentano una doppia alimentazione ovvero benzina più gas naturale. Le più moderne auto a metano vengono anche omologate come monofuel, in quanto il benzina occupa pochissimo spazio come serbatoio. E’ costituito da un atomo di carbonio e quattro di idrogeno e rilascia limitate emissioni nocive nell’aria, trattandosi di un gas leggero. Normalmente un’auto a metano nasce dalla casa costruttrice, ma si può anche trasformare, dando una possibilità in più agli automobilisti.
Il metano, tecnicamente, ha una resa molto scarsa con il motore freddo e non è in grado di lubrificare adeguatamente la camera di combustione. Questo ha un forte impatto sulle performance che, indubbiamente, sono peggiori rispetto a tutti gli altri motori tradizionali. Per questo motivo, la benzina, che invece non ha problemi, può agire anche da lubrificante. I numeri sono impietosi delle vendite nell’ultimo periodo nel nostro Paese.
Per analizzare la crisi di questa soluzione occorre tornare indietro al 2009, anno del vero e proprio boom di questa alimentazione, in Italia furono immesse sul mercato 127.895 vetture a metano, con una quota del 5,92%. Lo scorso anno non si è andati oltre le 1.892 immatricolazioni (0,12% di quota). Ad agosto le auto a metano vendute in Italia sono state 3. Numeri che certificano la fine di un’era.
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