Si parla sempre più di un futuro solido per i motori termici, sino a poco tempo fa dati per morti dalle direttive europee. Ecco la situazione.
Al 2035 mancano poco più di 10 anni, e per chi non lo sapesse, quello è l’anno a partire dal quale, in Europa, potranno essere prodotte solo auto elettriche, visto il ben imposto a termici, ibride ed a qualsiasi altra tipologia di veicolo dotato di un motore a combustione interna. Tuttavia, nel 2026 è previsto un tavolo intermedio tra le case e gli enti governativi, per analizzare la fattibilità di questo progetto, che al momento sembra ben lontano dalla realtà. 
Infatti, le auto elettriche, molto banalmente, non vendono, come dimostra la misera quota di mercato del 4% che si è registrata in Italia in questo 2024, in linea con gli anni precedenti. Secondo due colossi del mondo delle quattro ruote, il motore termico può avere ancora un futuro radioso, dal momento che l’elettrico non decolla, e la combustione interna ha ancora tanto da dare. Andiamo ad analizzare la situazione nei particolari.
Motori, Renault e Geely puntano ancora sul termico
Una delle speranze di salvezza per quanto riguarda i motori termici sono i famosi e-fuels, che anche l’Europa sta prendendo seriamente in considerazione. Nel frattempo, Renault e Geely hanno creato Horse, che a breve vedrà l’ingresso nell’azionaria della compagnia petrolifera Aramco dell’Arabia Saudita, in modo da integrare le attività di sviluppo e produzione di motori ed anche di accelerare il lavoro sull’elettrificazione.
In sostanza, questi colossi investono nell’elettrico, ma lavorano duramente per proseguire anche l’attività mediante dei carburanti puliti, che possano garantire una vita futura ai motori termici. La Horse sta puntando forte sui carburanti alternativi, in modo poi da integrare gli e-fuels sui motori con ibridi ad alta efficienza. Dunque, secondo Renault e Geely i motori termici hanno ancora un futuro importante davanti a loro, ma è chiaro che si debba lavorare pesantemente sui carburanti per renderli sempre più green, in modo da convincere l’Europa ed i governi. In questo modo, ci sarà sicuramente un futuro radioso per il motore a combustione interna.