La Casa di Tokyo è alla disperata ricerca di un nuovo Marc Marquez che possa fare la differenza, riportando in alto l’HRC.
Da quando Marc Marquez ha lasciato il brand giapponese è ufficialmente terminata un’era. Il centauro spagnolo è stato un mastino inattaccabile in sella alla RC213V, almeno sino al tragico infortunio alla spalla destra di Jerez de la Frontera che lo ha estromesso dalla lotta alla corona in tutte le annate successive al riconoscimento iridato del 2018.
Marquez e la Honda sembravano un binomio inscindibile, unito anche da un ricchissimo contratto. Marc ha deciso di rinunciare a svariati milioni di euro per abbracciare il progetto della Ducati del team Gresini Racing. Il centauro di Cervera ha passato un anno in purgatorio, osservando la lotta tra Martin e Bagnaia, vincendo sole 3 gare. Ha alternato prestazioni da fenomeno a passaggi a vuoto preoccupanti. In carriera ha trovato il modo, quasi sempre, di emergere dalle situazioni più complesse e il prossimo anno potrebbe eguagliare Valentino Rossi a quota 9 titoli, trionfando nel team in cui il numero 46 fallì l’appuntamento con la gloria.
Honda, trovato il nuovo Marquez
Marc Marquez è il futuro del team emiliano, ma ha lasciato un profondo vuoto in quello giapponese. Nella prossima annata il talentuoso rookie Pedro Acosta correrà nel team ufficiale della KTM, dopo aver impressionato in molte tappe in sella alla GasGas. Il centauro spagnolo pare avere tutti i requisiti per essere la futura stella della classe regina.
In Honda gli inserimenti di Marini e Zarco, con la contestuale conferma di Nakagami e Mir, non hanno dato i risultati sperati. In vista del cambio regolamentare del 2027 si sente l’esigenza di puntare ad un nuovo corso con un giovane pilota in rampa di lancio. L’identikit perfetto è quello dell’alfiere della squadra austriaca. A sbilanciarsi sulla questione è stato lo stesso team manager Puig.
Puig non ha esitato a collocare Pedro Acosta sullo stesso piano di alcuni dei campioni iconici della storia del motociclismo. “È un ragazzo speciale, uno Stoner, un Lorenzo, un Pedrosa, un Marquez, un Rossi. Quasi tutti sono stati qui, e penso che Acosta abbia quel qualcosa in più che un ottimo pilota potrebbe non avere, ma bisognerà vedere“, ha confessato il team manager della Honda. Quando arriverà Pedro Acosta in Honda? “Dipenderà da lui. Se un giorno vorrà stare con la Honda, sarà con la Honda“, ha concluso Puig che ha aperto un portone al giovane spagnolo.