La situazione nel mondo delle auto si fa sempre più complicato, con il tracollo che dal 2020 è diventato sempre più drammatico.
Da diverso tempo siamo ormai di fronte a un sensibile cambiamento legato al mondo delle auto, con la produzione che sta virando in modo deciso verso l’elettrico. Questa tipologia di auto non solo permette di rinnovare la gamma, e anche il design, delle vetture sul mercato, ma anche di ridurre sensibilmente le emissioni di CO2.
Questo però al momento non sta portando in alcun modo a una risposta da un punto di vista delle vendite e lo si vede da come le auto elettriche siano in netta minoranza rispetto alle termiche. Le motivazioni per lo scarso appeal che hanno queste auto verso i clienti lo si può vedere dal fatto che l’autonomia di queste vetture è ben inferiore rispetto alle versioni con benzina o gasolio.
A peggiorare ancora di più la situazione ci pensa anche un sensibile aumento dei prezzi, con l’elettrico che, senza l’aiuto degli incentivi statali, si dimostra di fatto un mercato fermo. Le mancate vendite stanno mandando sempre di più in crisi le grandi aziende, ecco perché non sono solo i marchi a essere in crisi, ma anche i lavoratori devono fare i conti con frequenti licenziamenti.
Licenziamenti sempre più frequenti: dramma dal 2020
Non essendoci più la stessa domanda di automobili rispetto al pre periodo della Pandemia, ha fatto sì che gran parte delle case a quattro ruote debbano abbassare sensibilmente la loro produzione. Nel momento in cui non vi è necessità di una ricca creazione di automobili, diventa logico capire come anche la manodopera diventa secondaria.
I dati dal 2020 a oggi sono davvero allarmanti, con il 2024 che non ha fatto altro che portare avanti ancora di più un quadro a dir poco allarmante. Sono ben 32 mila i lavoratori che sono stati licenziati nel primo semestre del 2024, il che si rivela il peggiore dato degli ultimi anni, anche più dei 29 mila esuberi del secondo semestre del 2020.
Complessivamente, dal 2020 a oggi, sono dunque 84 mila le persone che non hanno più un lavoro nel mondo dei motori. Secondo CLEPA, l’associazione di rappresentanza dei fornitori del settore automotive, il crollo delle vendite, e dunque degli introiti, non farà altro che bloccare ancora di più lo sviluppo tanto richiesto dall’UE verso un mondo più ecologico ed elettrico. Serve far fronte comune e apportare dei cambiamenti, perché questa linea sta distruggendo la realtà automobilistica.