Oggi vi parliamo di una delle Peugeot più potenti di sempre, un capolavoro di tecnica che ebbe uno stretto legame con le corse. Ecco i dettagli.
La Peugeot non ha mai prodotto auto super performanti, ma oggi vi raccontiamo la storia di un bolide spinto dal motore a gasolio, che risale ormai quasi a due decenni fa. All’inizio degli anni Duemila, per chi non lo ricordasse, il motore diesel stava iniziando a spopolare, e da molti era visto come il futuro delle quattro ruote, nulla di più opposto possibile a quanto sta invece avvenendo oggi. La casa del Leone, sfruttando questa tecnologia, sviluppò un’auto dalle grandissime performance, che però sarebbe rimasta solamente un concept.
Ci stiamo riferendo alla Peugeot 908 RC, spinta da un motore V12 a gasolio dalla potenza massima di 700 cavalli, numeri esorbitanti per l’epoca, garantiti solamente dal propulsore termico, visto che i tempi erano ancora prematuri per l’ibrido. All’epoca, il diesel si distingueva per le ottime prestazioni e soprattutto per la sua grande efficienza, che permetteva ai suoi fruitori di risparmiare parecchio in termini di consumi. La 908 RC sarebbe poi stata la base meccanica per la 908 HDI FAP, la LMP1 che vinse la 24 ore di Le Mans del 2009 contro l’Audi.
Al Salone di Parigi del 2006 venne presentata la Peugeot 908 RC, una grande ammiraglia dotata di prestazioni strabilianti. Come anticipato, era spinta da un V12 da 700 cavalli con tanto di 1.200 Nm di coppia massima, da 5,5 litri. Era dotato anche di due filtri antiparticolati, uno per ogni condotto di scarico. Il cambio era automatico a sei marce, mentre la scocca era in carbonio, misto ad alluminio polimerizzato. inoltre, troviamo anche dei dischi in carboceramica in merito all’impianto frenante, con cerchi anteriori da 20″ e posteriori da 21″. Stiamo parlando, a tutti gli effetti, di un’auto da corsa mascherata da ammiraglia.
A guardarla da questo scatto, emerge in maniera perentoria il grande parabrezza, che era in grado di estendersi sino al montante centrale. A bordo, un grande display anticipava quello che avremmo visto in tempi più recenti. Dunque, parlavamo di un’auto forse in anticipo sui tempi, che restò infatti solamente un concept. La sua eredità fu raccolta dalla Peugeot 908 HDI FAP, mostruosa auto da corsa dotata del V12 a gasolio, che riuscì ad interrompere l’egemonia dell’Audi alla 24 ore di Le Mans, imponendosi anche in altre grandi classiche dell’endurance come la 12 ore di Sebring e la Petit Le Mans, portando a casa anche svariati titoli.
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