L’Alfa Romeo non sta vivendo un 2024 esaltante, e su uno dei mercati più importanti è crisi nera. Ecco cosa può accadere nei prossimi anni.
Dopo anni di importante crescita, il 2024 rappresenta un passo indietro per il brand Alfa Romeo, che sta faticando e non poco sul fronte delle vendite. Il motivo principale è il calo di popolarità che riguarda il SUV Tonale, che invece lo scorso anno aveva dominato la scena, dimostrandosi uno dei SUV di Segmento C più amati in assoluto in Italia ed in Europa. Così come tutto il gruppo Stellantis, anche il brand del Biscione ha dovuto fare i conti con un periodo complicato, ed occorre invertire subito la rotta. 
Una delle speranze è rappresentata dal nuovo B-SUV Junior, svelato al mondo nel mese di aprile, la prima auto elettrica nella storia dell’Alfa Romeo, disponibile anche con motore ibrido a benzina. Sarà poi fondamentale l’apporto di Stelvio e Giulia, che nel prossimo biennio debutteranno nella loro nuova generazione, venendo prodotte nuovamente a Cassino, sulla piattaforma STLA Large. Nel 2027 spazio ad un E-SUV di lusso, nella speranza di evitare l’addio ad uno dei mercati più importanti.
Alfa Romeo, possibile l’addio agli Stati Uniti d’America
L’Alfa Romeo è cresciuta in Europa nel 2023, ma se c’è un mercato nel quale le cose proprio non vanno è quello degli Stati Uniti d’America. Si sta addirittura pensando ad un possibile addio del Biscione agli USA dopo il 2027 secondo le ultime indiscrezioni, dal momento che anche i dati di vendita del 2024, sino a questo momento, sono stati a dir poco pessimi, e non sembrano esserci grossi mezzi per pensare di invertire la rotta.
Sino ad ora, sono state vendute appena 6.800 auto oltreoceano, un dato sin troppo basso e che non giustifica il continuo investimento ed il mercato a stelle e strisce. Il calo annuo sul fronte delle immatricolazioni è stato pari al 29%, ed è chiaro che così non si possa andare avanti. L’Alfa Romeo dovrò sperare di rialzarsi con Stelvio, Giulia ed E-SUV, altrimenti, l’addio all’America sarà quasi scontato. La situazione è molto delicata, considerando anche che Stellantis nel 2026 potrebbe tagliare i marchi meno redditizi, ed è importante presentarsi a quella data in condizioni nettamente migliori. Al momento, è la Junior la speranza di salvezza, ma non è affatto scontato che un solo modello possa salvare il bilancio in poco tempo.