La Lamborghini Miura è una delle auto più strabilianti di sempre, ed oggi vi mostreremo una sua versione moderna. Ecco le sue forme.
La gamma di casa Lamborghini ci ha sempre regalato delle auto uniche ed inimitabili, vere e proprie icone idolatrate anche fuori dai nostri confini. Tra di esse, la Miura prodotta tra il 1966 ed il 1973 è senza dubbio uno dei punti di riferimento, tanto in termini di design quanto in quelli prestazionali. Si trattò di una delle prime auto della casa del Toro della storia, e venne prodotta in solamente 763 esemplari, spinta da un motore che è più che altro un’opera d’arte, progettato dall’ingegnere livornese Giotto Bizzarrini.
Nello specifico, si tratta di un 3.9 V12 di 60° piazzato in posizione centrale-posteriore, con 350 cavalli di potenza massima, ma questa era la spinta della Miura in versione base. Infatti, sulla Miura S essi diventano 370, per poi alzarsi ancora a 385 sulla SV. Lo stato dell’arte delle performance fu toccato sulle versioni speciali Jota ed SVJ, sulle quali il V12 Lamborghini si spinse sino a 440 cavalli. Insomma, si parla dell’eccellenza più assoluta, ed ora vi andremo a mostrare una sorta di versione attuale della Miura, ad oltre mezzo secolo dal termine della sua produzione.
Lamborghini, ecco la Miura rivista in chiave moderna
Al giorno d’oggi, la Lamborghini ha acquisito una grande popolarità e nel 2024 batterà il proprio record di vendite, con la gamma che è ormai tutta Plug-In Hybrid, composta dalle supercar Temerario e Revuelto e dal SUV ad alte prestazioni Urus SE. Oggi però, vi mostriamo un progetto che fa incontrare il presente con il passato, vale a dire quello di una Miura rivista in chiave moderna da Luca Serafini, che ci ha regalato uno splendido render.
Nello specifico, va detto che nelle linee sembra ricordare addirittura una Bugatti, ma il tocco che ricorda le linee della Miura è inconfondibile.
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Nel suo progetto, ha immaginato la nuova Lamborghini Miura come una potentissima hypercar, dal design moderno con un posteriore molto arrotondato, che si adegua perfettamente alle forme armoniose del resto del bolide. Insomma, un progetto coraggioso, e chissà che la casa del Toro, in futuro, non possa farci un pensierino.