Il brand Dacia, facente parte del potente Gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi, non farà l’errore di puntare tutte le fiches sull’elettrico.
Da anni la Dacia vola sul mercato e si appresta a confermare una crescita da record nel 2024. Per il quarto anno di fila siederà sul podio dei produttori con maggiori vendite auto a privati in Europa. Gli stabilimenti di Dacia in Romania, Marocco e Turchia sono degli ecosistemi all’avanguardia capaci di produrre un nuovo veicolo ogni 30 secondi.
Al Salone dell’Auto di Parigi, il brand romeno ha svelato al grande pubblico il Nuovo Bigster, un modello che ha determinato l’ingresso del brand nel mercato dei C-SUV. La filosofia del marchio si sta evolvendo verso frontiere sempre più ambiziose. La Bigster avrà il tettuccio panoramico apribile, il portellone elettroattuato, il sedile a regolazione elettrica e tanti altri elementi indispensabili nel segmento. Con tanti soldi nelle casse sta crescendo anche l’offerta. Niente paura, Dacia non diventerà mai un brand di lusso ma sta differenziando l’offerta per abbracciare le esigenze di nuovi clienti.
Per questo motivo vi sarà anche un’ampia scelta di motori. Diversamente da altri costruttori i vertici della Dacia hanno deciso di non lanciarsi con eccessiva fretta sull’elettrico. I numeri di vendita delle EV sono bassi e non sembra esserci questa esigenza globale, sebbene la dead line del 2035 sia sempre più vicina. Nel Gruppo Renault si vuole puntare a tagliare le emissioni di CO2 del 20% ma con un approccio diverso rispetto al Gruppo Volkswagen.
In Italia le auto a GPL si vendono ancora a iosa. Quattro Dacia su dieci vendute sono a GPL e la tendenza non diminuirà nell’immediato futuro. “Torniamo al punto di partenza: la logica è sempre quella dell’auto accessibile. E il GPL costa la metà rispetto alla benzina – ha spiegato Le Vot, CEO del brand Dacia come riportato su AlVolante – vogliamo rendere la mobilità il più accessibile possibile, il che significa una cosa sola: vendere auto che costano meno delle altre. Le auto più economiche oggi sono quelle con motore termico, perciò non c’è nulla di strano se all’interno del gruppo Renault il nostro sia il marchio con il minor numero di modelli a batteria”.
Denis Le Vot non ha fatto giri di parole in un incontro con la stampa in occasione della kermesse parigina. “Sempre che le cose non cambino, in Europa le auto elettriche diventeranno obbligatorie tra undici anni, quindi abbiamo ancora tempo“, ha aggiunto il numero 1 del brand rumeno. “La nostra prossima auto elettrica dopo la Spring sarà la Sandero, nel 2027. Nel giro dei prossimi due anni le Renault R4 e Twingo elettriche saranno già in produzione e noi avremo il vantaggio di poter scegliere le soluzioni tecniche e tecnologiche più adatte per le nostre auto“, ha spiegato Le Vot che non esclude la produzione futura di EV semplici per utilizzi semplici.
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