Le auto più brutte della storia hanno lasciato un segno non solo per il loro design poco convenzionale, ma anche per l’impatto che hanno avuto nell’immaginario collettivo.
In questo articolo, esploreremo alcune delle vetture più discusse di sempre, quelle che per un motivo o per l’altro, si sono guadagnate la fama di essere tra le auto più brutte mai prodotte.
La Trabant 601, prodotta in oltre 3 milioni di esemplari tra il 1964 e il 1990, è diventata il simbolo dell’arretratezza tecnologica della Germania dell’Est prima della caduta del muro di Berlino.
Questo modello non si è distinto solo per la sua meccanica, ma soprattutto per il suo design poco accattivante. Le linee semplici e squadrate, unite a materiali poco pregiati, la resero un’auto funzionale ma decisamente poco attraente.
Il suo motore da soli 22 cavalli richiedeva quasi 30 secondi per raggiungere i 100 km/h, rendendo i viaggi con questa vettura un’esperienza lenta e scomoda. Nonostante ciò, la Trabant rimane una icona del socialismo e un esempio emblematico di come il design possa rispecchiare un’epoca storica.
Non si può parlare di auto più brutte della storia senza menzionare la Fiat Multipla. Questo veicolo monovolume italiano ha fatto discutere sin dal suo debutto. Con il suo abitacolo ampio e la disposizione dei sedili che permetteva di ospitare fino a sei persone, era sicuramente funzionale, ma l’estetica lasciava a desiderare.
Il design “a bolla”, con i fari anteriori posizionati sopra il cofano e una forma che sembrava uscita da un film di fantascienza, la resero oggetto di critiche.
Incredibilmente, la Multipla fu persino esposta al MoMA di New York come esempio di innovazione nel settore automobilistico, ma ciò non bastò a salvarla dalle frecciate dei critici. Nel 2004, Fiat tentò di migliorare il look con un restyling, ma ormai la reputazione era segnata.
La Citroën Ami 6 è un altro esempio di auto dall’estetica discutibile. Prodotta in Francia negli anni ’60, l’Ami 6 aveva una forma stravagante, in particolare nella parte posteriore, dove il montante inclinato a forma di “Z” fece storcere il naso a molti appassionati di auto.
Alcuni esperti la descrissero come un’auto “incidentata”, e addirittura si diceva che sembrava che un elefante si fosse seduto sul cofano. Eppure, nonostante le critiche al design, la Ami 6 ottenne un discreto successo grazie alla sua affidabilità e al comfort degli interni.
Questo è un caso in cui le prestazioni dell’auto non riuscirono a salvare una reputazione ormai compromessa dall’aspetto esteriore.
Audi, una delle case automobilistiche più prestigiose del mondo, ha comunque avuto il suo fallimento estetico con la Audi A2. Questo modello, prodotto dal 1999 al 2005, voleva essere una city car compatta ed efficiente, ma il risultato finale non fu all’altezza delle aspettative.
Le forme arrotondate e il design quasi privo di personalità portarono a critiche pesanti. Il problema maggiore era proprio l’aspetto goffo e allungato, che non si addiceva all’eleganza tipica del marchio tedesco. Nonostante fosse una vettura leggera, con una buona efficienza in termini di consumi, la A2 venne presto dimenticata.
La NSU Prinz è un piccolo veicolo tedesco prodotto tra il 1957 e il 1973, che rientra nella classifica delle auto più brutte di sempre per il suo design squadrato e poco affascinante.
Spesso paragonata a una scatola di sardine o a una saponetta con le ruote, la Prinz non riuscì mai a catturare l’immaginazione degli appassionati di auto.
Nonostante ciò, questo modello vendette oltre 670.000 esemplari in Europa, grazie alle sue dimensioni ridotte e ai costi di gestione contenuti. È un chiaro esempio di come un’auto possa essere popolare pur essendo considerata esteticamente poco attraente.
Non potevamo chiudere questa lista senza menzionare la Pontiac Aztek, una delle auto più brutte della storia che ha letteralmente diviso gli appassionati di motori.
Questo crossover, prodotto dalla General Motors tra il 2001 e il 2005, è ricordato per le sue linee disarmoniche e le forme poco eleganti. Il design della Aztek è stato spesso oggetto di meme e critiche, tanto da renderla una delle auto più famose (e criticate) dell’inizio del nuovo millennio.
Nonostante ciò, la Pontiac Aztek ebbe una certa notorietà, anche grazie al suo ruolo di protagonista nella celebre serie TV “Breaking Bad”.
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