Hai mai pensato, durante un lungo viaggio in macchina, se sia davvero legale mangiare mentre sei al volante? Dopotutto, uno spuntino può aiutare a mantenere la concentrazione e a combattere la noia o la stanchezza, soprattutto in autostrada. Ma è sicuro? E, più importante, è vietato per legge?
In realtà, la risposta non è così immediata. Anche se potremmo pensare che non ci sia nulla di male nel mordere una barretta di cioccolato o bere un sorso di acqua, ci sono implicazioni che vanno oltre la semplice comodità. È una questione che richiede di dare uno sguardo più attento al Codice della Strada e a come la legge interpreta certe abitudini al volante.
Se ti stai chiedendo se esista una norma specifica che vieti esplicitamente di mangiare mentre si guida, la risposta è no. Non troverai un articolo che dica chiaramente: “È vietato mangiare durante la guida”. Tuttavia, le norme che regolano la sicurezza alla guida sono più sottili e, attraverso un’interpretazione attenta, possiamo arrivare a comprendere quali comportamenti siano rischiosi e quindi vietati.
Sono tre gli articoli del Codice della Strada che, pur non menzionando direttamente il cibo, ci danno indicazioni importanti:
Anche se nessuna norma proibisce esplicitamente di mangiare al volante, il comportamento può comunque essere sanzionato sulla base di queste disposizioni. In effetti, basta che una mano sia occupata per giustificare una multa. Non importa se stai consumando un pasto completo o solo uno snack veloce come una barretta di cioccolato o una lattina di bibita: l’atto di avere una mano occupata rappresenta un rischio per te e per gli altri utenti della strada.
Un agente di polizia potrebbe facilmente contestare una violazione dell’articolo 169, che richiede libertà di movimento, o dell’articolo 141, che impone di mantenere il pieno controllo del veicolo. Non c’è spazio per valutazioni soggettive: se una mano è occupata, il rischio è reale, e la multa potrebbe essere dietro l’angolo.
Se vieni colto in flagrante a mangiare o bere mentre guidi, l’agente di polizia dovrà specificare quale norma del Codice della Strada hai violato. Questa è una condizione essenziale affinché il verbale sia valido e per permetterti di difenderti, eventualmente, con un ricorso.
Se ti viene contestata la violazione dell’articolo 169, la sanzione varia da un minimo di 85 euro a un massimo di 338 euro. L’infrazione dell’articolo 141, invece, prevede una multa compresa tra i 41 e i 169 euro.
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