Il Gruppo Stellantis sta continuando a crescere con una organizzazione focalizzata all’elettrico. John Elkann si è sbilanciato sulle prossime mosse.
Stellantis non ha bisogno di nessuno per espandersi, ulteriormente, nell’industria dell’Automotive 2.0. Sembra essere questo il messaggio nemmeno troppo velato lanciato dal Presidente John Elkann in occasione del Salone di Parigi. Il nipote di Gianni Agnelli ha voluto, fortemente, la fusione tra la sua FCA e PSA per la creazione di un colosso in grado di fronteggiare le sfide di domani.
L’industria dell’Automotive sta attraversando una fase molto complessa. Con la nascita di tanti nuovi produttori asiatici le storiche case produttrici di automobili stanno unendo le forze per conservare un vantaggio di know-how e d’immagine che i competitor dovranno colmare. Il rilancio di Lancia e Alfa Romeo, senza dimenticare il nuovo corso inaugurato dalla FIAT con una gamma estesa di EV ha stravolto i vecchi paradigmi.
In Stellantis la crescita non passerà attraverso ulteriori fusioni. Il portfolio del Gruppo oggi comprende: Maserati (Luxury), Alfa Romeo, DS e Lancia (Premium), Jeep (Global Sport Utility), Chrsyler, Dodge e Ram (Brand Americani), Abarth, Citroen, FIAT, Opel, Peugeot, Vauxhall, Fiat Professional (Van). Senza dimenticare, infine, Free2Move e Leasys (nuovo brand di mobilità) e Mopar, assieme a Leapmotor, per una sinergia low cost che darà i suoi frutti nel Vecchio Continente.
Al Salone di Parigi John Elkann, il presidente del major italo-francese, è stato chiaro sulla strategia futura. “Noi siamo davvero concentrati sulle nostre attività operative, a livello dei nostri principali azionisti, del consiglio di amministrazione, del nostro amministratore delegato e della squadra manageriale, non sulle possibili distrazioni generate da operazioni di consolidamento, qualunque esse siano – ha annunciato John Elkann in un’intervista all’Afp – noi, come Stellantis, riteniamo di avere una dimensione competitiva. E Stellantis nasce già da diversi consolidamenti“.
“Non siamo pronti per i consolidamenti, ma non siamo pronti nemmeno per i deconsolidamenti. Non è il momento“, ha aggiunto Elkann. La strategia “dimostra come Stellantis abbia al suo interno persone molto capaci. Il lavoro svolto da Carlos sulla leadership negli ultimi quattro anni ha fatto avanzare continuamente l’organizzazione e ha offerto opportunità a persone meritevoli“, ha analizzato il numero 1 della Ferrari. Si era vociferato di un patto con un major cinese per la vendita di alcuni marchi. C’è ampio sostegno a Tavares e si continuerà a lavorare per fare le migliori scelte per l’azienda.
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