La quota di mercato delle auto diesel è di recente calata, ma non è ancora detta l’ultima parola. Ecco quali sono gli scenari futuri.
Lo sviluppo tecnologico ha investito pesantemente anche il mondo dell’automobile, ed è così che i costruttori stanno investendo vagonate di denaro nella ricerca di alternative ai motori a combustione. L’ibrido e l’elettrico vengono considerati il futuro, ed in molti si domandano se benzina e diesel possano avere un futuro, salvandosi così da una definitiva scomparsa.
Soffermandoci sul diesel, non ci sono dubbi sul fatto che questo combustibile abbia conosciuto un passo indietro sul fronte dei volumi di vendita, a causa di una concorrenza sempre più importante da parte di tecnologie più pulite, ma anche del pesante clima di “terrore” che si è scatenato attorno ai motori a gasolio. Dopo il dieselgate, lo scandalo delle emissioni truccate che colpì la Volkswagen nel 2015, è partita una vera e propria crociata contro questo combustibile, finito sotto accusa per motivi ambientali. A questo punto, è lecito chiedersi quale sia il suo destino, che non è ancora scritto.
Se si vogliono prendere alla lettera le attuali direttive europee, il motore diesel è destinato a sparire dal 2035 in avanti, così come tutti gli altri motori termici, ibridi, GPL e metano compresi. In base alle leggi attuali, dal primo di gennaio di quell’anno si potranno produrre e vendere nel Vecchio Continente solamente auto elettriche, ma visto che le BEV non riescono a vendere, nel 2026 è previsto un tavolo per discutere i piani futuri.
Al momento, pare che il bio-diesel possa essere un’ancora di salvezza per i motori a gasolio, assieme agli e-fuel in generale, per i quali l’Europa sembra essere disponibile ad un’apertura, come alternativa alle BEV in chiave futura. Inoltre, sono attualmente in corso diversi studi su motori a gasolio che possano rivelarsi eccezionali dal punto di vista dell’efficienza, come la più recente creazione del colosso cinese Weichai.
Infatti, questo gruppo ha presentato un motore a gasolio che ha un’efficienza energetica del 53,09%, in grado di abbattere consumi ed emissioni inquinanti. Non dobbiamo dimenticarci anche dei tanti studi in corso sul bio-diesel, che è già disponibile anche in Italia, e che ha ridotto di circa il 90% le emissioni di CO2. Dunque, pur essendo in salita, l’avventura di questo combustibile pare essere tutt’altro che giunta al capolinea.
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