Le innovazioni sul motore che spinge le nostre auto non si fermano, ma la rivoluzione totale è dietro l’angolo. Ecco in cosa consiste.
Il motore è il cuore di un’auto, e possiamo considerarlo l’elemento più importante, quello che dà vita al movimento dei veicoli. Al giorno d’oggi, ne sono disponibili di tantissimi tipi, con quello a benzina che continua ad essere il più utilizzato, senza dimenticare l’alternativa a gasolio. Tuttavia, per combattere l’inquinamento è stato approfondito lo studio e l’utilizzo dell’ibrido, ed anche dell’elettrico, che però non sta dando i risultati sperati in termini di vendite.
Nella giornata di oggi, vi parleremo di un motore che potrebbe rivoluzionare il settore, ben più rispetto a quelli ad emissioni zero, basato su un vecchio sogno degli ingegneri e degli scienziati. L’obiettivo è quello di creare un propulsore che per funzionare non abbia bisogno di un carburante o di energia termica, qualcosa che, sulla carta, appare assolutamente impossibile. Tuttavia, le opzioni non mancano.
Sulla rivista scientifica “Physic World“, si è parlato di un tema da sempre caro agli ingegneri, ma che fin qui ha trovato una scarsa applicazione. Si parla infatti di un motore quantistico per un’auto o altri mezzi, basandosi sulle teorie di Enrico Fermi e Jagadish Chandra Bose. Infatti, si dice che l’equilibrio dei corpi è basato su delle particelle subatomiche, che in ambito scientifico, derivando dai nomi dei due esperti, vengono chiamate fermioni e bosioni.
L’0biettivo, per farvela breve, è di realizzare un motore che non abbia bisogno di un combustibile o di energia termica, ma che sfrutti queste particelle in modo da poter generare movimento in tal maniera. Il fisico Arthur Wildera si è chiesto se la produzione di un motore di questo tipo sia possibile o meno, ed è stato lo specialista dell’Università di Kaiserslautern a dire la sua su questo argomento, analizzandolo nei dettagli.
Ecco le sue parole: “Quando ero uno studente, mi venne detto che realizzare un motore del genere sarebbe stato impossibile, dal momento che i gas a base di Bosoni e Fermioni hanno una differenza energetica notevole. Tuttavia, nel corso degli anni Duemila, gli scienziati hanno scoperto che raffreddando i gas si può arrivare a costringere le particelle di Bose e Fermi ad interagire. Ecco all’improvviso uno strumento per cambiare del tutto la fisica quantistica su questo argomento“.
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