Le auto ad idrogeno sono ancora lontane dal poter diventare una valida alternativa al termico, ma l’Italia sembra volerci credere.
Il mercato dell’auto ad idrogeno è sostanzialmente fermo a quota zero, dal momento che questa tecnologia al giorno d’oggi richiede costi di produzione elevatissimi, che si traducono in prezzi di vendita al cliente del tutto fuori dai budget accessibili. Inoltre, facendo l’esempio del nostro paese, ci sono grandi carenze sul piano delle infrastrutture, essendoci una sola stazione di rifornimento, che è situata a Bolzano, in Trentino Alto-Adige. Dunque, di qui a pochi anni, sembra difficile che questa tecnologia possa fare passi da gigante.
Tuttavia, alcuni brand stanno investendo pesantemente sulle auto ad idrogeno, con Toyota e BMW che hanno appena firmato un accordo che le vedrà impegnate nello sviluppo del settore. La casa giapponese ha nella Mirai il suo fiore all’occhiello, dal momento che si tratta del modello ad idrogeno più venduto al mondo. In Giappone è nato il gruppo HySE, ovvero un insieme di costruttori di moto ed auto che vuole velocizzare lo sviluppo del settore, ma anche in Italia presto ci saranno grandi novità.
La notizia è delle ultimissime ore, e fa ben sperare in chiave futura. L’Italia ha stanziato ben 3,64 miliardi di euro tramite il Pnrr per lo sviluppo dell’idrogeno come fonte energetica, anche se, come riportato da “ANSA.it“, c’è ancora un certo gap con Francia e Germania, che rispettivamente hanno destinato 7 e 9 miliardi di euro in questa tecnologia. Tuttavia, per il nostro paese si tratta di un primo passo molto importante.
La notizia è stata resa nota durante la mostra-convegno nota come Fueling Tomorrow, che è in corso a Firenze che terminerà nelle prossime ore. La filiera italiana dell’idrogeno ha già dato il via alla realizzazione di ben 50 progetti di Hydrogen Valley, sparsi per tutto il nostro paese. L’Italia è un hub strategico per l’idrogeno a livello internazionale, vista una posizione geografica favorevole e per le sue infrastrutture, tra cui la SouthH2Corridor che unirà Africa ed Europa. Dunque, lo Stivale sembra essere pronto per fare un salto in avanti decisivo nello sviluppo dell’idrogeno, e chissà che le auto alimentate da questa fonte di energia non possano arrivare prima del previsto. Il futuro ci darà risposte certe.
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