Il mercato delle auto elettriche non è decollato, anche a causa delle presunte voci sulla insicurezza dei pacchi batteria agli ioni di litio. Una scoperta vi farà dormire sogni tranquilli.
Chi è stato frenato nell’acquisto di un’auto elettrica dovrà ricredersi in futuro perché le batterie hanno fino a 5 volte meno probabilità di prendere fuoco rispetto ai veicoli termici. Hanno fatto notizia gli incendi scaturiti dal cofano di alcune EV in fase di ricarica o a causa di un incidente. Le conseguenze di un rogo di una vettura full electric sono diverse rispetto a quelle di un’auto tradizionale a causa della composizione delle batterie.
La difficoltà di spegnere un incendio su una EV si era palesato anche in Formula E. In caso di incidenti le procedure per abbandonare la monoposto a zero emissioni aveva dato la percezione delle difficoltà delle operazioni di soccorso. L’azienda sudcoreana LG Chem, fornitore di Tesla, Ford e altri top brand, ha annunciato di aver trovato una soluzione al problema che sta limitando la diffusione nel mondo delle EV.
I ricercatori della LG Chem hanno collaborato con un team di ingegneri della Pohang University of Battery Technology in Corea del Sud per sviluppare uno strato speciale all’interno del pacco batterie che limita la fuga termica, determinata da una combustione incontrollata degli accumulatori. Si tratterebbe di una rivoluzione che è stata concepita dopo il tragico rogo partito, in Corea del Sud, da una Mercede EQE in un garage sotterraneo. La vicenda ha sollevato un polverone di polemiche infinite sulle auto elettriche, determinando un crollo delle vendite.
L’incendio di una batteria può essere determinato di danni alle celle, infiltrazioni d’acqua, cortocircuiti, incidenti e tanto altro. L’accumulatore finisce per surriscaldarsi e le celle si contagiano tra loro, causando una esplosione della batteria nel peggiore dei casi. I tecnici coreano hanno sviluppato uno strato rinforzato di sicurezza che permetterebbe di sopprimere la fuga termica.
“Il materiale di soppressione della fuga termica sviluppato da LG Chem è un materiale composito che cambia la sua resistenza elettrica in base alla temperatura, agendo come un ‘fusibile’ che blocca il flusso di elettricità nelle prime fasi del surriscaldamento“, è stato annunciato dagli specialisti del progetto, come riportato su InsideEV’s.
Lo strato flessibile misura 1 micrometro (circa 1 centesimo dello spessore di un capello umano) posto tra il catodo e il collettore di corrente. Quando le temperature superano i 90 gradi e arrivano sino a 130 °C, questo strato altera la struttura molecolare per sopprimere il flusso di corrente. Nei test il problema è stato risolto: gli accumulatori non hanno preso fuoco o hanno spento le fiamme poco dopo la comparsa.
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