In Europa, nella stanza dei bottoni, i politici hanno deciso che era arrivato il momento di puntare dal 2035 su auto a zero emissioni. A che punto siamo e quali sono le reali prospettive italiane.
Dopo anni di proclami ed incentivi, è oramai palese che le auto elettriche alle nostre latitudini non sono state accolte con il favore degli automobilisti. Con l’abolizione dal 2035 dei motori tradizionali, ibridi compresi, nel Vecchio Continente è stata imboccata una strada, apparentemente, senza alternative all’elettrico.
I numeri parlano di una crisi della tecnologia alla spina impressionante. La mancanza di una fitta rete infrastrutturale di ricariche ha condotto anche tantissimi progressisti green a rinunciare all’idea del passaggio ad una Fiat 500 alla spina, una prestigiosa Tesla o un SUV full electric. La tecnologia che si vende di più rimane quella classica, con un incremento delle ibride. Combinando un motore termico ed una batteria elettrica rappresentano la combinazione perfetta per un uso autostradale, oltre che urbano.
In Europa si è partiti da una convinzione sbagliata, ovvero che un guidatore è un utente senz’anima che usa il mezzo per partire da un punto A e arrivare ad un punto B. Nulla di più sbagliato, almeno in Italia, dove le auto sono uno status symbol. Già rinunciare ad un rombo di un potente motore a combustione rappresenta una forte shock per chi è cresciuto con l’odore di benzina e sinfonie di V6, V8, V10 ma pagare di più per avere un piacere di guida inferiore è da fanatici. Inoltre, i problemi legati all’autonomia rendono i consumatori delle EV degli early adopter, dovendo da sperimentatori adattarsi a questa nuova tecnologia con tutte le lungaggini di ricarica.
Per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, l’UE sta adottando misure per ridurre le emissioni delle automobili, poiché il trasporto su strada rappresenta un quinto delle emissioni di CO2 dell’UE. Il Vecchio Continente punta a ridurre le emissioni auto del 55% e quelle dei furgoni del 50% entro il 2030, rispetto a quelle del 2021, questo al fine di raggiungere entro il 2035 l’obiettivo di zero emissioni per auto e furgoni nuovi. Diversi colossi stanno crollando.
Se acquistate un’auto termica nuova, potrete guidarla fino alla fine del suo ciclo di vita. Con una vita media di 15 anni dobbiamo pensare che già tra 11 anni circoleranno tantissime EV e vecchie auto a benzina e diesel. Ma non si fa riferimento alla sola possibilità di elettrico, ma per raggiungere gli obiettivi ambientali serviranno auto a zero emissioni. Se dovessero trovare alternative come l’idrogeno o miracolosi carburanti ecologici si potrebbero raggiungere gli obiettivi sul clima anche in modo alternativo.
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