L’Audi si ritrova a dover fronteggiare l’ennesimo richiamo di migliaia di auto elettriche, che continuano a causare delle brutte sorprese.
Per il settore delle auto elettriche non c’è un attimo di respiro, ed oltre alle vendite che non vogliono saperne di aumentare ed alla parità di prezzo con le termiche che è ancora lontana, ci si aggiungono anche i fenomeni di richiamo, che sono sempre più frequenti. A farne le spese stavolta è l’Audi, brand che un piccolo passo indietro, sul fronte delle auto ad emissioni zero, lo ha fatto già da qualche mese.
Pur continuando ad investire sulle BEV, la casa di Ingolstadt ha rivisto i propri piani, che prevedevano sino a pochi mesi fa di vendere solo auto elettriche a partire dal 2026, fatta eccezione per la più sportiva e costosa gamma RS. Le vendite sono troppo basse ed occorre spingere su termico ed ibrido, tipi di motore che stanno dando buoni risultati. A questo punto, analizziamo il nuovo richiamo a cui l’Audi è stata costretta, per via di un problema tecnico non di poco conto.
Brutte notizie arrivano dagli USA per l’Audi, che tre settimane fa aveva visto una sua e-tron GT prendere fuoco all’interno di un concessionario in Indiana, e che ora dovrà occuparsi di un richiamo. La notizia è stata resa nota dal sito web “Autoevolution.com“, che ha dato maggiori dettagli sull’argomento. In sostanza, le batterie della e-tron GT e della più sportiva RS e-tron GT rischiano di andare in cortocircuito, provocando guasti ed incendi. Per questo motivo, per il momento è stato richiamato un totale di 6.500 veicoli.
Pare che le batterie in questione siano state prodotte dalla LG, che ora lavorerà a stretto contatto con la casa dei quattro anelli per venire a capo del problema. Le celle delle batterie subirebbero un degrado anomalo sino a provocare un cortocircuito, che poi va a condurre ad incendi che rischiano di causare gravi danni a cose e persone.
Fino a quando la sostituzione dei pezzi incriminati non sarà completata, ai proprietari di queste Audi è stato chiesto di non caricarle oltre l’80%, limitando così il rischio di fiammate. I modelli soggetti al richiamo sono stati prodotti precedentemente al 27 di maggio del 2023, per cui, chi l’ha acquistati dopo quella data non dovrebbe riportare problemi. Vi terremo aggiornati sulla vicenda.
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